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Giornalisti, Della Vedova incontra Fnsi e Reporter Senza Frontiere 

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Il sottosegretario agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova, ha ricevuto alla Farnesina una delegazione della sezione italiana di Reporter Senza Frontiere. Guidata dal presidente e dal segretario generale della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, la delegazione ha consegnato al sottosegretario il rapporto dell’organizzazione sui giornalisti uccisi nel mondo nel 2015, nonché il bilancio dei reporter in carcere, ostaggi o scomparsi nel 2015.

Facendo rilevare l’aumento di giornalisti rimasti uccisi non in zone di guerra, tra cui le vittime dell’atroce attacco a Charlie Hebdo a Parigi il 7 gennaio 2015, i rappresentati di Reporter Senza Frontiere hanno posto in rilievo in particolare il caso della libertà di informazione in Turchia, con il maggior numero di giornalisti detenuti nel corso del 2015.

La delegazione ha ricordato la manifestazione organizzata da Fnsi, Usigrai e altre organizzazioni davanti all’ambasciata turca a Roma che si è svolta ieri, in coincidenza con la prima udienza del processo contro Ceyda Karan, giornalista turca del quotidiano “Cumhuriyet”, sotto processo per aver ripubblicato vignette di Charlie Hebdo.

Si è poi parlato del caso dei due giornalisti, sempre del quotidiano “Cumhuriyet”, il capo redattore Can Dündar ed il responsabile dell’ufficio di Ankara Erdem Gül, arrestati il 27 novembre scorso e sotto processo per  “appartenenza a un’organizzazione terroristica, divulgazione di segreti e spionaggio”. Altri casi menzionati di compressione della libertà di informazione sono stati l’Azerbaigian e l’Arabia Saudita.

Il governo italiano, ha assicurato Della Vedova, è estremamente  sensibile al tema della libertà di opinione e di stampa in generale e, per quanto concerne in particolare il caso della Turchia, confida che l’apertura dei relativi capitoli negoziali con la Ue possa indurre a progressi in questo settore, inducendo Ankara, con il dialogo e con la prospettiva concreta di accesso alla Ue, a abbracciare in pieno i migliori standard europei in questo settore. (AdnKronos, Roma, 22 gennaio 2015)


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