Anac: “A Roma chiude l’Alcazar, l’eccellenza delle sale di qualità”

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Dopo la chiusura di quaranta sale della Capitale in meno di otto anni (la media e’ di 5 all’anno) anche l’Alcazar di Trastevere spegne le luci e chiude i battenti dopo 28 anni di rigorosa programmazione di film di qualità.

L’Associazione Nazionale Autori Cinematografici, a partire dal convegno organizzato nel 2014 alla Mostra di Venezia “Prima del film, la sala”, ha  evidenziato  la  sostanziale sottovalutazione da parte  delle istituzioni nazionali e locali della crisi delle sale italiane e l’assenza di efficaci  politiche  a sostegno dell’esercizio cinematografico e della formazione del pubblico.

Le sale cinematografiche oltre ad avere una primaria funzione culturale, hanno un ruolo di aggregazione sociale sul territorio. Laddove i cinema chiudono, i quartieri muoiono lasciando spazio alla criminalità di ogni genere, si pensi alla chiusura del cinema Aquila nel quartiere del Pigneto dove gli abitanti hanno denunciato il totale abbandono della zona con un incremento del fenomeno dello spaccio di droga e della delinquenza comune. È inaccettabile che il cinema italiano, l’esercizio e la città perdano un’eccellenza come il cinema Alcazar e che la sua chiusura avvenga senza che le istituzioni cerchino di capire quali ne siano le cause e non prevedano soluzioni per evitarla.

L’Anac esprime la massima solidarietà alla titolare del cinema Alcazar, Georgette Ranucci, e chiede un immediato incontro con Ministro della Cultura Franceschini, il Commissario Tronca, l’assessore alla Cultura Regione Lazio Ravera per affrontare un’emergenza che non può continuare ad essere ignorata.


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