MADRID – I popolari del premier uscente Mariano Rajoy sono il primo partito con 122 seggi ma le elezioni politiche di oggi in Spagna consegnano un quadro frammentato in cui nessuno ha la maggioranza e appare un rebus la possibile coalizione per il nuovo governo.
I socialisti del Psoe sono il secondo partito con 91 deputati, mentre il movimento di sinistra anticasta e antiausterita’ Podemos, capeggiato da Pablo Iglesias, conquista 69 seggi e i liberali centristi indipendenti di Ciudadanos ne eleggono 31. Nove seggi ciascuno per i due partiti nazionalisti catalani, Erc e Dil, mentre sei ne ottengono i nazionalisti baschi del Pnv. “Oggi e’ nata una nuova Spagna”, ha commentato Pablo Iglesias, e ha sottolineato che “e’ finito il sistema del turno”, riferendosi all’egemoniza dei popolari e dei socialisti nell’alternanza al potere. Ora, ha assicurato Iglesias, Podemos vuole lavorare per “blindare costituzionalmente i diritti fondamentali”, come la casa, l’istruzione e la sanita’ pubbliche. “Per la prima volta, non sappiamo stasera chi sara’ il primo ministro di Spagna”, ha detto l’analista politico Josep Antich, secondo cui saranno necessari lunghi negoziati per la formazione del governo. “Quella del partito popolare e’ una vittoria di Pirro”, ha rilevato un altro analista, Joaquin Estefania. “Con un parlamento cosi’ sara’ un problema formare il governo”, ha aggiunto.