La segnalazione fatta da “Articolo21” all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e all’Antitrust sulla concentrazione nella radiofonia sotto l’egida di Mediaset ha sortito qualche esito. Il dibattito si è aperto, con una specifica analisi di mercato. Insomma, sembrerebbe essersi rotto il silenzio. Infatti, dopo che per anni la logica del trust è sembrata appannaggio della televisione, il morbo si è esteso. Anche ad un settore tradizionalmente ricco di esperienze diverse, soprattutto sul piano locale. Ora, di fronte ad una raccolta pubblicitaria del 30% (circa) nelle mani di un singolo soggetto e allo shopping di stazioni nazionali da parte del Biscione, è doveroso intervenire. Per evitare un altro doloroso bavaglio. Dopo “Mondazzoli” e nei giorni infelici di una brutale controriforma della Rai. E’ l’ora della radio? Guai a sottovalutare il mezzo più duttile e cross- mediale, potente e dolce nello stesso tempo. Le istituzioni preposte abbiano coraggio.