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Lo sportello che aiuta 1.300 studenti disabili. L’85% arriva alla laurea

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L’ufficio de La Sapienza di Roma è nato solo nel 2012, ma svolge numerose attività attraverso ausili tecnologici, monetari e studenti tutor selezionati con bando. Ultimo laureato (in videoconferenza) un 55enne affetto da sclerosi multipla che ha svolto tutti gli esami a domicilio

 

ROMA – “Le persone con disabilità dimostrano, laureandosi, di avere una marcia in più – dice Germana Lancia, responsabile dello Sportello per le relazioni con gli studenti disabili dell’università La Sapienza, la più grande d’Europa -perché nonostante le difficoltà che affrontano nella vita, hanno la forza e la volontà per raggiungere traguardi importanti”.

E traguardi importanti sono in molti ad averli superati grazie anche al sostegno che garantisce lo Sportello. Un servizio che oggi sembra la normalità, ma che nasce solamente nel 2012 da un progetto di Lancia, che si sposta in carrozzina elettrica e che si è laureata in giurisprudenza proprio alla Sapienza. Dopo quattro anni di attività, i numeri rendono chiaro il quadro dei servizi offerti.Lo Sportello, al quale può accedere chi ha una disabilità certificata pari o superiore al 66%, assiste 1.300 studenti con disabilità motorie, sensoriali e cognitive, o con un disturbo specifico dell’apprendimento (150).

L’ufficio mette a disposizione degli alunni pc portatili provvisti di sintesi vocale, barra braille, software di ingrandimento testi e video ingranditori. Viene inoltre fornito un servizio di stenotipia che permette alle persone non udenti di leggere su uno schermo quanto spiegato dal docente durante la lezione. Lo studente può così visionare immediatamente, sul monitor del computer, quanto detto del professore e intervenire. Gli alunni disabili possono inoltre richiedere la registrazione audio delle dispense o del materiale didattico di cui necessitano, possono ottenere l’accompagnamento alle lezioni e la possibilità di sostenere esami a domicilio, oltre a facilitazioni di accesso all’università.

Fondamentale è l’assistenza garantita dai tutor, studenti scelti tramite bando, messi a disposizioni degli alunni disabili per aiutarli nella ripetizione delle lezioni, anche per telefono, e nell’organizzazione della vita dell’ateneo. A completare il quadro dei servizi offerti non bisogna dimenticare il permesso temporaneo per accedere alla città universitaria in auto e l’erogazione dei buoni taxi, entrambi volti a favorire la frequenza dello studente disabile. Le persone disabili possono ottenere tra l’altro un contributo monetario annuo pari a 1.100 euro per l’acquisto di attrezzature specialistiche, di carattere non medicale, utili per superare particolari difficoltà individuali che impediscano la partecipazione attiva ai corsi di studi. Infine sono messi a disposizione anche contributi per gli studenti che scelgono di intraprendere viaggi Erasmus per agevolare il loro inserimento nei programmi comunitari.

Lo sportello segue studenti dai 18 agli 81 anni d’età: quasi l’85% di loro raggiunge la laurea. Come Massimo, un signore romano di 55 anni (che non vuole siano pubblicati foto e cognome) affetto dalla sclerosi multipla da quando ne aveva 27, laureatosi pochi giorni fa in scienze giuridiche alla facoltà di giurisprudenza con una tesi dal titolo “La legge delle Guarentigie pontificie”. Massimo è stato il primo studente della facoltà a sostenere tutti gi esami a domicilio, uno addirittura dall’ospedale, e a laurearsi con una commissione che in parte era a casa con lo studente ed in parte era collegata in videoconferenza. (Luca Basiliotti)

Da redattoresociale


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