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Istat: dati sulla fiducia dei consumatori lontanissimi dalla realtà

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Gli istituti di ricerca abbiano maggiore realismo e responsabilità

Di Rosario Trefiletti

ROMA – L’anno non si poteva chiudere senza che l’Istat desse, ancora una volta, le sue stime utopistiche sulla fiducia dei consumatori. Ancora siamo incerti su quale ricco emirato abbiano scelto per effettuare le rilevazioni, siamo più che sicuri, però, che non si tratti dell’Italia. Stavolta l’Istituto di Statistica ammette un lieve calo, ma subito rassicura: “nonostante il calo la fiducia rimane su livelli elevati”, dopo aver registrato addirittura il record storico lo scorso mese. Visto che siamo a fine anno ed è tempo di buoni propositi per il futuro, invitiamo l’Istat ad una profonda riflessione sui dati diffusi e sulla responsabilità che tale ruolo comporta.

Continuare a sostenere che tutto va bene significa allontanare la necessità di interventi per una vera e duratura ripresa, creando così danni enormi ai cittadini e al Paese intero. Per questo invitiamo ad un maggiore realismo l’Istat e tutti i centri di ricerche. Se hanno bisogno di conoscere la situazione in cui si trovano veramente le famiglie, i nostri sportelli e le nostre strutture sono aperte per fornire loro informazioni sulle reali condizioni. I cittadini, infatti, continuano a vivere in un contesto drammatico, pieno di incertezze e di criticità. In primo piano si trova sempre l’elevato tasso di disoccupazione, problema principale che incide sui redditi, sulla domanda e sulla fiducia. Diffondere dati per denunciare questa grave situazione è il primo passo per indurre il Governo a porre veri e concreti rimedi.

Da dazebao


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