Roberto Malini, Steed Gamero e Daniela Malini hanno preso parte all’incontro fra organizzazioni per i diritti umani che si è tenuto a Genova presso la nuova sede di Amnesty International Genova, in Salita Superiore della Noce 27, in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. L’evento si è svolto sabato 12 e domenica 13 dicembre, due giornate in cui i rappresentanti delle organizzazioni hanno presentato i loro progetti e obiettivi, sul tema “Indivisibili: la rete dei diritti”.
EveryOne Group ha illustrato alla tavola rotonda moderata da Paolo Bensi, per voce di Roberto e Daniela Malini, la propria missione, presentando agli intervenuti i propri attivisti, che sono “Human Right Defenders”: figure di operatori umanitari poco conosciute in Italia, dove predominano invece i volontari, il cui lavoro, spesso in sinergia con le istituzioni, è a propria volta prezioso. “Purtroppo le violazioni dei diritti umani,” ha spiegato Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, “sono commesse nel 90% dei casi da organismi istituzionali, così i difensori dei diritti umani si trovano a fronteggiare con la nonviolenza e gli strumenti giuridici internazionali gli apparati istituzionali, che sono veri e propri giganti. Non a caso abbiamo subito diversi atti di persecuzione, minacce di morte, intimidazioni e persecuzione istituzionale. Se è sempre finita bene, dobbiamo ringraziare l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, l’organizzazione FrontLine Defenders e il Commissario europeo per i diritti umani, che sono intervenuti ufficialmente in nostro aiuto in seguito agli attacchi più gravi che abbiamo ricevuto a causa del nostro lavoro a difesa delle minoranze. E ogni volta, passata la tempesta, torniamo sul campo, con la ragione dei diritti umani e civili, le leggi internazionali, la conoscenza, l’esperienza e a volte la creatività, accanto alle minoranze emarginate e represse. Questa è l’opera del difensore dei diritti umani: tanta fatica, enormi rischi, nesssuna gloria, nessun vantaggio né economico né sociale, una stretta censura da parte dei media e degli organismi che gestiscono la cultura. Ma l’enorme soddisfazione di salvare vite umane, evitare ingiustizie, aiutare la società a progredire verso un futuro che si spera di pace e rispetto reciproco”.
Hanno partecipato all’evento: Famiglie Arcobaleno, Sandra Bettio-Arci Genova, MPU, Liberi/e Forti, Centro Antiviolenza, AGEDO, Rete Lenford, Caritas, Arciragazzi Liguria, Coordinamento per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, PIDIDA Liguria e Music For Peace, Everyonegroup, Approdo Arcigay Genova, Rainbow Pangender Pansessuale Genova Liguria Gaynet, Unicef, Avvocato di Strada, Emergency, AIFO, Libera, Equality, DDUU. L’avvocato Alessandra Ballarini, indisposta, ha inviato agli organizzatori un messaggio di forte impatto civile. Dopo un aperitivo di solidarietà, nelle due serate successive alle tavole rotonde sono stati proiettati i film “Zelenovak” e “La canzone di Rebecca”.