80 anni dalla Liberazione, verso il 25 aprile 2025

COP (rofago) 21

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Cop21, acronimo della ventunesima conferenza delle parti (ben 150!) riunita a Parigi per partorire promesse di vita al nostro habitat… purché compatibili con gli aborti che noi del pianeta pratichiamo quotidianamente. In tal senso, e proprio in questa occasione,  madre Terra affinché cogliessimo l’attimo,  si è immolata per l’ennesima volta: Rio Doce, polmone brasiliano grande come dalle Alpi al Lazio si è totalmente soffocato dal fango vomitato da due dighe crollate perché costruite con i venefici rimasugli d’industria mineraria. Tutto è morto!

Il secondo gradino del podio dell’orrore (si badi: solo per questa occasione!) spetta alla Cina intrisa di fumi cancerogeni direttamente insufflati nelle vie aeree dei 20milioni abitanti di Pechino.

Il terzo posto è ex aequo  da optional per ciascun abitante della Terra. Avete idea, per esempio, della merda venefica lanciata, sparsa, seminata, che sta “procreando” tra aria, terra e acqua nei “teatri di guerra”? Sapete che in Iraq è stato sconsigliato di procreare prima di qualche anno, dati i veleni accumulati in quella Terra?…

Volgo lo sguardo alla mia italica Terra. Il nostro premier invita a “uscire dalla retorica per cui l’Italia non fa abbastanza sull’ambiente“. Retorica?! Terra dei fuochi/Eternit/ Ilva/ ecomafie (allo s(S)tato irrisolti) e via così andare con “immagini di repertorio” per morte di umani esseri, sanno  raccontare ben di più per morte dell’habitat! Ma di che parla costui?

Ma noi, nonostante siano passati circa 2000 anni da che fu nominato senatore un cavallo,  ancora stiamo (giusto come recente performance) a un senatore che propone dazio sulle biciclette (non lo nomino per non dargli ulteriore pubblicità, visto che è noto per niente altro). Pare che cotanto suo giuridico afflato nacque da pizze a domicilio e pur risciò turistici evasori per tassa sulle merci di trasporto. ‘Sto qua,  senatore di un Paese PARTE a partorir promesse di vita al nostro habitat,  invece di lavorare per incrementare sane piste ciclabili -ché pure appartiene alla commissione lavori pubblici- per zero emissioni venefiche, ha proposto emendamento al CdS di nuova uscita per tassare le biciclette(!): veicolo a due ruote che in Italia è costretto in rare piste ciclabili potenzialmente mortali da scarsa manutenzione e quindi a carreggiate stradali trafitte da voragini (a causa dei tagli: Fassino sindaco taurinense dixit)

Che pena per quel Brasile che si è immolato!


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