…invece del Mortale cui tutti noi, chi più chi meno, ma sempre di più tendiamo a ricevere e recepire per abitudine. Morte nello spirito ché schiavi di fretta padrona bruciamo attimi di vita che non potremo o sapremo più cogliere. Morte negli occhi e nel cuore pietrificati da violenze quotidiane che squartano l’umanità.
Un grappolo di secondi per riflettere in timelapse sui 365 giorni trascorsi dal 25 dicembre 2014 lo abbiamo tutti. Ed è a quello che io affido (confido) i miei umili e personali auguri. Sono sempre migliaia gli impulsi (perché 365 giorni non sono pochi!) proiettati in ognuno di noi, destinati a nascere e quindi a morire.
Buon Natale -è e lo sarà veramente- per tutti quelli che nel loro personalissimo timelapse hanno saputo trovare qualcosa che oltre a nascere ha pure il diritto di vivere e non solo di morire. Ecco, è sufficiente soffermarci su questo attimo. Perché se veramente vogliamo gioire per natività, è indispensabile pur gioire nel proteggere la garanzia che quella vita proceda…
Dunque Buon Natale e, a maggior ragione, Buon anno nuovo!