Quando una donna entra in stato interessante generalmente assume spontaneamente abitudini virtuose, questo perché prende il sopravvento un certo istinto volto alla protezione del piccolo in arrivo. La futura mamma, spesso, cura di più la propria alimentazione: aumenta l’igiene e gli alimenti crudi vengono lavati con maggiore cura per diminuire i rischi di contaminazione, acquisisce un approccio alimentare bilanciato, volto all’assunzione di vitamine e altre proprietà importanti. In effetti un aumento di peso importante e disordini alimentari di vario tipo possono incidere anche molto negativamente sugli esiti della gestazione, causando sintomi che si potrebbero evitare con alcune piccole accortezze e un po’ di disciplina.
Un’altra abitudine che è vivamente consigliato perdere è quella del fumo di sigarette, che causa, fra i vari problemi, un maggiore rischio di insorgenza di tumori del bambino. Non può mancare poi l’assunzione di molta acqua, possibilmente naturale e povera di sodio, utile anche per ridurre gli effetti della tipica ritenzione idrica che si presenta in gravidanza.
Diventare genitori è un evento meraviglioso, ma allo stesso tempo stressante psicofisicamente e per certi versi limitante; è perciò importante ritagliarsi degli spazi di tempo da dedicare a sé stessi già a partire dalle prime settimane di gravidanza.
Tramite uno studio effettuato su un campione di circa 2000 gestanti in diversi ospedali italiani, è emerso che nonostante i consigli dei medici, esistono ancora troppe future mamme che non rispettano le principali linee guida di comportamento proposte, regole che sarebbero sufficienti per garantire un periodo di incubazione sano e un parto meno rischioso. Basti pensare a quante donne non effettuano mai visite mediche nel periodo precedente al concepimento e che giungono al parto in condizioni di obesità o sovrappeso.
Per escludere la possibilità di malformazioni o patologie nel feto, è rilevante sottolineare l’importanza di affidarsi a bravi specialisti per eseguire tutti i test prenatali e le verifiche necessarie a garantire la nascita di un bambino sano, attraverso una apposita diagnosi prenatale.