4 banche decotte, più di 100.000 clienti privati dei risparmi di una vita e Renzi che alla fine decide che si può dare un rimborso, ma solo poco a pochi. E’ questo il quadro di una Caporetto non solo economica, ma sociale. Perché questa brutta storia non ha ancora dei responsabili e genera insicurezza economica, che si somma ad altre insicurezze.Tutti scaricano la colpa sugli altri. Fino a raggiungere il massimo della meschinità, quando si vuol far credere che sono gli stessi risparmiatori che se la sono cercata, sottoscrivendo – per ingordigia – obbligazioni più redditizie, ma più rischiose.
Viene così distrutto un elemento che già scarso in Italia: la pubblica fiducia. Non ci si fida delle istituzioni, dei partiti, dei cardinali, delle agenzie di viaggio, delle assicurazioni, della giustizia… e ora nemmeno di chi in banca dà un consiglio ai vecchietti, che vogliono mettere al sicuro il risparmio di una vita. C’è una generale frammentazione dolosa della responsabilità, in modo che il detentore di quota, possa sempre chiamarne in causa un altro. In un gioco di specchi tra supervisori, sorveglianti, garanti, controllori.
Tutti ben pagati, ma che non pagano mai.
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