Un trombettista di nome Miles Davis

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Un uomo a cui tutti ….devono qualcosa…
Un uomo che ha saputo interpretare i tempi….
…il maestro di tutti i musicisti….
…un caposcuola….
…una vita dedicata alla musica…

Per chiunque intraprenda lo studio della musica…prima o poi dovrà far riferimento….a Miles Davis.
Quando sentii parlare di Miles Davis per la prima volta, ero convinto che fosse uno dei migliori trombettisti di jazz statunitense, e basta…!! Non potevo certo immaginare…e non avevo certo gli elementi che mi permettessero di poter considerarela profondità della sua grande arte, i suoi grandi insegnamenti e le sue qualità e il suo spessore musicale…!!
Pensavo che, se Charlie Parker è stato il padre fondatore del be-bop, John Coltrane, l’inventore del Free – Jazz. Sonny Rollins, colui che ha ha saputo padroneggiare e inventare un nuovo stile musicale chiamato Hard –Bop……Miles Davis…come si può ..ritenere, oltre ad essere il creatore  del Cool –Jazz?
Credo che Miles Davis sia stato il maestro di tutti…!!!

Se riflettiamo bene, ed analizziamo il suo percorso musicale..ne deduciamo che, ha suonato con tutti i musicisti e i più grandi innovatori  della storia della musica jazz.

davis3E che abbia contribuito, non solo ad essere artefice di uno stile musicale, come il cool – jazz, ma che abbia gettato le basi interpretative di tutto ciò che possa comprendere, e ruotare intorno ad un asse musicale chiamato: mondo della musica…!!!
Una persona e un musicista, capace di interpretare i tempi…!!
Ha avuto la capacità di osservare, ascoltare, tutti gli stili e i generi della musica ed  ha saputo interpretare sotto ogni aspetto ciò che accadeva nella musica.
Un musicista con un  carisma fuori dagli schemi. E’ riuscito a modellare, plasmare,  coordinare e assistere,  ai principali cambiamenti che si sono verificati nel corso della storia della musica…!
Ha suonato al fianco di Charlie Parker, ha visto crescere musicalmente John Coltrane, ha osservato con attenzione il lavoro costruito da Ornette Coleman… ha strizzato l’occhio …a Sonny ROLLINS….!!!

Contrariamente a John Coltrane e Charlie Parker, Miles Davis, ha abbracciato tutto il periodo storico della musica jazz sin dai primi anni quaranta. La sua influenza musicale è durata per tutto questo intervallo di tempo, fino al suo ultimo concerto, dove si vede un Davis, sempre uguale, con la stessa voglia e la caparbietà  di lasciare una sua impronta musicale, affiancando i giovani musicisti di nuove generazioni, e fargli da guida …!!

Che fosse un grande musicista, ne siamo tutti consapevoli. La sua dedizione nel riuscire sempre a far prevalere una sua idea, sempre nuova, sempre attuale, sempre funzionale applicata su ogni tipo di musica da affrontare – lasciatemelo dire – io di artisti così non ne conosco molti!!!
Nella carriera di un musicista, a prescindere dalla grandezza culturale, se ne può apprezzare lo stile, la sensibilità e tante altre cose. Ma apprezzare un artista per il suo aspetto “camaleontico”….dalle mille sfaccettature, credo sia difficile poterlo riscontrare in più persone, anche se si percorre su una qualsiasi strada musicale..e si è graziati da una vita longeva..!!

La cosa particolare di Davis, è che ha registrato  di tutto, aprendo tutte le porte, con una chiave jazz, sempre diversa. Nelle sue registrazioni è sempre presente un suo punto, o più punti di riferimento. A volte difficili nella comprensione, nella loro efficacia. Ma con il tempo e l’esperienza, unita alla sensibilità, se ne possono apprezzare i validi insegnamenti.
A me è successa una cosa simile.
miles-davis-4e7460a4386acVedete… Miles Davis non aveva voglia di correre con le proprie idee e non ne aveva motivo di farlo. A lui interessava ascoltare  la musica con particolare attenzione, quasi devota, prestare attenzione ad ogni frammento musicale. Per poi azzardare  una sostanziale modifica, un rimpasto, un richiamo, e cosa fondamentale, riuscire a scovare con tutte le sue capacità, il senso di libertà che potesse racchiudere una frase musicale…!!
La sua idea spesso era basata su una successione semplice di poche note, simile ad una breve sequenza.
Le stesse poi dovevano essere manipolate ed organizzate dal musicista attraverso un processo intuitivo, a volte pazzesco da definire, come un rompicapo di difficile applicazione ma tangibilmente serio ed elaborato e progettato con delle regole ferree a cui attenersi. Ciò lasciava sorpreso ed estremamente soddisfatto l’esecutore, al punto da renderlo dipendente per un successivo periodo musicale da intraprendere e modellare.
Faccio n esempio tecnico. Mi scuso con coloro che potrebbero riscontrare notevoli difficoltà di comprensione ma a questo punto in cui ci troviamo è pressoché d’obbligo.
Analizzando una partitura di Davis si nota che la linea dell’improvvisazione sovente ricorda l’estensione di una scala musicale o parte di essa.
Ciò farebbe pensare, ad un semplice esercizio di note e non ad una improvvisazione. Ma è qui che veniamo tratti in inganno.

Davis, riuscì a trovare il modo e il sistema, di far suonare la sua improvvisazione con una struttura simile ad una scala. Svincolò gli accordi dalla loro progressione, applicando una diversa metodologia, e riuscendo favorire a rendere praticabile, un nuovo metodo di improvvisazione.

Mi spiego meglio..
Se prima, attraverso l’improvvisazione si creavano delle linee melodiche, composte da note  sempre più belle nella loro successione, basate su una progressione di accordi della tonalità del brano, l’idea di Davis  consisteva e utilizzava delle linee di improvvisazione, che riportano ad una sequenza di una scala, o frammento di essa. Riuscì quindi, con questo artificio, a tracciare nuove vie, alla possibilità di invenzione nell’improvvisazione. Inoltre gli accordi erano costruiti su intervalli di quarta o quinta, anziché per terze, come nella musica tradizionale tonale.
Vi invito fortemente, ad ascoltare Miles Davis, almeno una volta…anche per una vostra curiosità.

…sono sicuro che riuscirete su un qualsiasi motore di ricerca a trovare l’album a voi più congeniale, e che sicuramente possa soddisfare le vostre esigenze…
…non preoccupatevi di nulla..fatelo con estrema tranquillità…
…sappiate solamente che Davis ha pensato a tutti voi…
…nella sua lunga carriera, ha avuto modo di registrare enormi quantità di generi musicali…
cercando di renderli  validi e pregevoli nel tempo…
…accostando  il più possibile, questa bellissima arte all’uomo…
….considerandola…
…una delle più belle…!!

Credo di aver finito…
non mi rimane che salutarvi..
A presto!

iadovisiGiovanni Iadonisi (curriculum)
Insegnante e musicista
…e osservatore musicale…
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