Vado a trovare un amico in terapia intensiva dopo un intervento al cuore. Mi copro con camice, cuffia, guanti, mascherina e persino copri-scarpe per non portare microbi nell’ambiente al di là dei vetri. Entro. Il silenzio ovattato è rigato appena da ronzii metallici. Ogni letto è contornato da macchinari complessi e monitor delle funzioni vitali. Vedo uomini e donne intubati, immobili, strappati alla morte da interventi profondi. Capisco che tutto questo servizio ha dei costi molto alti. Che molti malati non avrebbero potuto pagare. Ma vengono operati lo stesso perché ci aiutiamo con le tasse.
Meno tasse per tutti, qui dentro, è una frase che sa di morte.