Parere positivo, pur con perplessità, è stato espresso dal segretario Raffaele Lorusso sui provvedimenti in discussione alla Camera che puntano ad istituire il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e alla ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria. I link alla memoria presentata dalla Fnsi e al video dell’audizione in commissione Cultura di Montecitorio.
Un parere favorevole, pur con alcune perplessità, e l’invito ad approvare la proposta in tempi rapidi, vista la perdurante crisi che sta attraversando il settore. Questa la posizione della Federazione nazionale della stampa presentata oggi in sede di audizione alla commissione Cultura della Camera nel corso del dibattimento sulle due proposte di riforma del settore dell’editoria presentate dagli onorevoli Coscia e Pannarale.
La crisi del settore, con gli ingenti costi sociali ed economici, in termini di giornalisti rimasti senza lavoro o costretti al prepensionamento con conseguente spesa in ammortizzatori sociali a carico dell’istituto di previdenza, continua a tenere in scacco un settore che, tra calo delle vendite e minori entrate pubblicitarie, ancora non vede la fine del periodo economico più complicato della storia democratica del Paese. Per questo, secondo il sindacato dei giornalisti, è importante fare in fretta e approvare un testo che consenta il rilancio del settore.
Le perplessità espresse dal segretario Raffaele Lorusso, accompagnato dal direttore Giancarlo Tartaglia, riguardano la dotazione dell’istituendo fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, argomento ripreso in chiusura di audizione anche dall’onorevole Rampi, relatore della proposta del Pd. Sul punto la Fnsi ha fatto notare come un’adeguata dotazione economica del fondo potrebbe favorire, tra l’altro, anche interventi di socialità, per la lotta al precariato, per il finanziamento degli ammortizzatori sociali e il sostegno all’innovazione tecnologica.
Il segretario Lorusso ha poi posto la questione dei criteri per l’accesso al fondo, tra i quali è necessario rientri, oltre alla correttezza contributiva, anche una forma di accertamento della corretta retribuzione e del corretto inquadramento contrattuale dei giornalisti dipendenti e del rispetto degli accordi sottoscritti dalle parti sociali in materia di collaborazioni libero-professionali.
Tra gli altri punti previsti dai provvedimenti in discussione, affrontati anche dagli esperti auditi in commissione, si è infine parlato della revisione dei requisiti per l’accesso ai prepensionamenti; della riorganizzazione della composizione e delle funzioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti; del finanziamento ai giornali espressione di partiti politici; delle condizioni generali del mercato dell’editoria in Italia; della ristrutturazione del sistema della distribuzione.
Chi fosse interessato ad approfondire trova qui la memoria consegnata dalla Fnsi alla commissione Cultura e qui il link al video dell’audizione trasmesso dalla web tv della Camera.