Forse non proprio e non subito, ma qualcosa si muove in questa direzione.
Gli scandali di attici e riciclaggio negli ambienti vaticani iniziano a far maturare nei cattolici “adulti” il convincimento che la mancanza di controllo democratico nella selezione delle gerarchie cattoliche abbia generato degrado e malversazioni storiche. Finalmente divenute di pubblico dominio per la crescente richiesta di trasparenza, che ha attraversato le mura leonine.
Questa responsabilizzazione della base ecclesiale è uno degli elementi di rinnovamento che si sta affermando. Soprattutto da chi rifiuta la fedeltà al Vangelo come mera sudditanza all’alta prelatura, spesso avvolta nel lusso, distante dagli ultimi e per questo priva di prossimità e credibilità. Non sarà un processo breve, né semplice. Anzi, provocherà dure resistenza dei tradizionalisti, ma bloccarlo d’imperio sarebbe esiziale per la Chiesa. Che solo grazie ad un papa illuminato dall’autenticità sta recuperando considerazione, dopo anni di teologia della conservazione, declino di praticanti e di vocazioni.
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