Finisce la tolleranza per attici e terrazze. Tradotto: l’opinione pubblica chiede conto a cardinali e politici dei loro privilegi. Che siano corvi o scontrini a parlare, sale la domanda di trasparenza e coerenza, ormai indicatori implacabili di credibilità.
“Chi serve i poveri, non può vivere come un faraone” dice il Papa.
Chi si dichiara di sinistra per la giustizia sociale, non può agevolare peculato ed evasori, dice la società civile.
Il politichise di Renzi, che impasta consumi e contanti in una marmellata di parole è fasullo. Le chiacchiere sul ponte di Messina sono coriandoli lanciati per abbellire l’aria per un momento. E intanto chi fatica si ribella al dominio del consumo. Come gli addetti alla grande distribuzione, che difendono la dignità degli intervalli di lavoro, quotidiano e domenicale, perché è giusto avere tempo di riposo e di relazione.
C’è chi sta con gli attici e le terrazze.
Noi sosteniamo lo sciopero delle cassiere e degli addetti nei supermercati.
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