Ambasciata Usa ha diramato allerta in cui chiede ai cittadini americani di mettersi al sicuro
Spari, granate, un nuovo assedio, probabilmente da parte di un gruppo terroristico di matrice jihadista: l’orrore venerdì mattina approda nell’hotel Radisson di Bamako, un albergo di lusso nel centro della capitale del Mali. Tre le vittime accertate: due cittadini maliani e un francese, mentre due uomini della security sono rimasti feriti. Gli assalitori – almeno una dozzina- avrebbero preso almeno 170 persone in ostaggio (140 ospiti e 30 persone dello staff), secondo quanto riferito alla NBC News da un portavoce dell’hotel. Il commando armato ha rilasciato 15 persone, tra cui quelli che erano in grado di recitare versetti del Corano e tre membri dello staff delle Nazioni Unite. «Ho visto dei cadaveri.
È orribile», la testimonianza di uno degli ostaggi liberati dopo l’assalto. Poco prima di mezzogiorno, i militari maliani hanno assaltato l’hotel: finora sarebbero stati liberati altri 50 ostaggi. Intorno all’albergo si è formato un cordone di forze dell’ordine- tra cui militari francesi che presidiano il Paese- e di ambulanze. Gli spari delle armi automatiche sono stati avvertiti all’esterno dell’albergo, che ha 190 camere, il 90% delle quali sono al momento occupate. Gli assalitori sono stati visti muoversi da un piano all’altro dell’edificio arrivando al settimo piano.
Al Jazeera riferisce che i terroristi che hanno attaccato l’hotel Radisson di Bamako sono jihadisti di Ansar Dine. L’attacco è cominciato stamane intorno alle sette, quando almeno quattro persone a bordo di un veicolo, con targa diplomatica, hanno attaccato l’albergo con armi da fuoco e granate e hanno cominciato a sparare contro le guardie, causando vari feriti, mentre le altre guardie fuggivano. Secondo una fonte delle forze di sicurezza, gli assalitori avrebbero fatto incursione nell’hotel urlando «Allahu Akbar» («Allah è grande»).
L’ambasciata Usa ha diramato un allerta in cui chiede ai cittadini americani, compreso il suo staff, di mettersi al sicuro. Un’unità di crisi è stata istituita sotto la supervisione del primo ministro Modibo Keita, che sta anticipando il suo rientro dal Ciad, e il ministro della Sicurezza, Salif Traoré. Il presidente del Mali, Idriss De’by Itno, ha evocato la matrice islamista dell’attacco terroristico all’Hotel Radisson di Bamako: «Condanno nella maniera più ferma possibile questo atto barbaro che non ha niente a che vedere con la religione», ha detto il capo di Stato come riferisce il sito Jeune Afrique.
(Corriere)
Da sanfrancesco
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