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La marcia della terra, monito per la conferenza sul clima

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Articolo 21 aderisce e invita tutti a partecipare alla Marcia organizzata dal Vicariato di Roma in collaborazione con Earth Day Italia, domenica 8 Novembre. Appuntamento alle 9.30 al Colosseo, per raggiungere piazza SS. Apostoli, dove sarà allestito un grande Villaggio con punti espositivi, stand enogastronomici, laboratori didattici e spettacoli. Per chi lo desidera da Piazza SS Apostoli si potrà partire per piazza San Pietro per il saluto di Papa Francesco in occasione dell’Angelus

Forse in pochi sono a conoscenza che lunedì prossimo si aprirà un evento mondiale che dovrebbe decidere le sorti del pianeta, e quindi dell’intera umanità. A Parigi, infatti, dal 9 novembre si svolgerà l’ennesima conferenza sul clima, che dovrà fare i conti con una realtà peggiore delle peggiori previsioni, e anche con la dimostrata incapacità persino dei paesi più avanzati nel contenere le emissioni, gestire gli effetti dell’urbanizzazione crescente, far rispettare parametri e obiettivi dalle proprie industrie.

A illuminare questo appuntamento nevralgico per il nostro futuro è dovuto intervenire, ancora una volta, Papa Francesco, pochi mesi fa con la potente enciclica Laudato si’ e ora con la Giornata per la custodia del Creato, convocata per domenica 8 Novembre dal Vicariato di Roma, che è, appunto, la diocesi di Francesco. Una giornata che Earth Day Italia, chiamata a dare una mano, ha trasformato in una Marcia per la Terra, un evento che attraverserà il cuore storico della capitale, partirà dal Colosseo per arrivare a Piazza Santi Apostoli con l’obiettivo di offrire sostegno e solidarietà al messaggio dell’Ecologia Integrale lanciato da Bergoglio.

Molte organizzazioni nazionali ed internazionali, a cominciare dalla Tavola della Pace, stanno offrendo la loro adesione a quella che vuole essere innanzitutto “La marcia degli Ultimi”, perché, come si legge nell’Enciclica, la differenza tra l’interesse generale e il bene comune – si potrebbe dire anche tra l’ecologia tradizionale e l’ecologia integrale – è rappresentata proprio dagli ultimi, dagli emarginati, da coloro cioè che non avendo parte all’interesse di qualcuno finiscono per essere nell’interesse di nessuno.

Proprio per questo forte richiamo a illuminare gli Ultimi, i più colpiti dalla crisi del pianeta, Articolo 21 marcerà a Roma con le cittadine e i cittadini, cattolici e non cattolici, credenti di altre fedi, laici, non credenti, convinti però tutti che non c’è tragedia umanitaria che non sia strettamente legata allo sfruttamento iniquo delle risorse naturali, non c’è cambiamento climatico che non produca effetti devastanti sulle popolazioni più deboli. Legami e connessioni che raramente vengono espressi e ricostruiti compiutamente nelle cronache dei disastri quotidiani. Troppo facilmente il racconto mediatico riduce gli eventi a una sequenzialità meccanica, mai o quasi mai si riesce a intravvedere il disegno più complesso che coinvolge l’intero scenario di valori e obiettivi della civiltà attuale.

La Marcia della Terra, voluta da questo papa visionario e insieme così realista, chiama i governi di tutto il mondo, come tutti i cittadini responsabili, a comprendere fino in fondo la sfida di una ecologia integrale che mostra quanto siano legati tra loro problemi sociali e ambientali, scelte politiche e strategie economiche, e lancia una sfida a costruire un cammino di pace che prenda le mosse proprio dalla terra su cui andremo a marciare. Noi ci saremo.


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