L’idea della rete “Illuminare le periferie del mondo” nasce con l’obiettivo di mettere in rete associazioni e movimenti che condividono valori legati alla pace, l’integrazione, l’uguaglianza, la lotta per i diritti umani… Gli attentati di Parigi e la violenza scatenata rendono ancora più necessari luoghi e contesti che consentano la reciproca conoscenza tra esperienze e culture diverse come risposta all’odio e all’intolleranza.
Ideata e progettata proprio ad Assisi, nella sala stampa francescana, in uno degli appuntamenti messi in cantiere da Articolo 21 e dalla Tavola della pace, sarà presentata formalmente a Roma, nella sede della Federazione della stampa, il prossimo 18 dicembre. Ci è voluto quasi un anno per completare il percorso, per ascoltare e mettere insieme realtà diverse e differenti, per studiare un progetto di sito che mettesse davvero al centro le periferie dimenticate e non le ambizioni di visibilità di ciascuna realtà associativa.
L’obiettivo, da raggiungere con gradualità e tenacia, sarà quello di realizzare un luogo dove le diverse esperienze si incontrano e si propongono di Illuminare insieme mondi oscurati, temi cancellati, diritti violati. Non a caso al centro del progetto, ci saranno quelle periferie esistenziale e fisiche, più volte indicate da Francesco come i luoghi da esplorare, da illuminare, da riportare al centro dell’azione non solo della Chiesa, ma delle Chiese, della politica, delle istituzioni internazionali.
Questo ci sembra il terreno comune di azione che può e deve unire in una comune alleanza civile credenti, diversamente credenti e non credenti. Ci piacerebbe che la rete “Illuminare le periferie del mondo” fosse al servizio di questo progetto.
L’autonomia e la pluralità dei punti di vista è assicurata dalla qualità e dalla quantità delle adesioni: Fnsi, Usigrai, Unione stampa cattolica, Articolo 21, Rivista San Francesco, Carta di Roma, Premio Lucchetta, Premio Morrione, la rivista Confronti, Comitato 3 ottobre, Tavola della pace, Libera Informazione, i portavoce di Amnesty ed Unicef, Riccardo Noury e Andrea Iacomini, Italians for Darfur, Casagit, Inpgi, Atlante delle guerre, LasciateCIEntrare….
Ciascuno con la sua identità, tutti al servizio di un progetto comune. All’inizio questo nuovo sito proporrà i migliori pezzi prodotti e scelti da ogni realtà associativa con l’obiettivo di ampliare la circolazione e la diffusione delle notizie, delle inchieste dedicate ai mondi oscurati. Più avanti si proverà anche a promuovere campagne comuni capaci di superare i muri della indifferenza e di suscitare l’attenzione delle grandi reti della comunicazione e della solidarietà.
La data del 18 dicembre è stata scelta perché coincide con la giornata mondiale dedicata ai migranti. Sarà anche l’occasione per lanciare la prima campagna, curata dalla Carta di Roma, dedicata proprio al “No hate speech” e al rifiuto, anche nei media, del linguaggio del razzismo, della intolleranza, della esclusione sociale. Dal momento che il Sacro convento di Assisi e la rivista San Francesco hanno ospitato il battesimo di questa iniziativa, perché non partire ancora da Assisi, magari il prossimo 6 dicembre quando sarà acceso il tradizionale albero del Natale, accompagnato dalla presenza dei barconi della morte che saranno trasportati da Lampedusa ad Assisi? Quel luogo, il convento francescano e quelle barche rappresentano, meglio di ogni altro discorso, il senso del progetto “Illuminare le periferie del mondo”.
Se i promotori lo vorranno, sarebbe per noi un onore tornare ad Assisi e dedicare il numero zero del nuovo sito ai più oscurati tra gli oscurati: gli ultimi, i profughi, i rifugiati, coloro che scappano da guerre, tortura, fame e, in caso di morte, non hanno diritto neppure alla sepoltura. Un grazie, infine, alle donne e agli uomini che, mettendo da parte ogni spirito di parte o di gruppo, hanno scelto di condividere questo nuovo progetto editoriale e civile.