Nella notte di Halloween arriva il Commissario Tronca a Roma dall’aria lugubre, in senso etimologico, che induce al pianto. E’ finita la festa, inizia il Giubileo. Marino non ha dato il dolcetto di dimissioni composte e ora Roma si becca il Prefetto castigamatti. Che sfila tra le zucche vuote del decaduto Consiglio comunale.
L’uomo ha indossato 10 anni di più della sua età per dare l’idea di senno ieratico, pentimento di massa, espiazione urbana. Sarà istituzionale, ma anche curiale. Un pellegrino palermo-milanese che importerà il metodo expo. Mentre la politica cittadina si rintana per il lungo letargo fino al risveglio di primavera.
Tronca dà la buonanotte ai partiti e entra in servizio notturno per vigilare il lungo sonno ristoratore della politica, dopo che ha fatto le ore piccole dal notaio.
Già si intuisce il silenzio operoso in Campidoglio. portato da un uomo dato come diligente, ma non brillante. Ma occorre accontentarsi, nessuno è prefetto.
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