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Aprire le sbarre con la cultura. Premiati i finalisti della V° edizione del Premio Goliarda Sapienza “Racconti dal carcere”

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Si è concluso anche per quest’anno il premio letterario Goliarda Sapienza organizzato per i detenuti del Regina Coeli di Roma. Vincitori assoluti sono stati Ivan Gallo, per la sezione adulti, con il racconto Nelle scarpe dell’altro, seguito da Marco Buticchi, e Unknown per la sezione minori, con Double face e tutor Alessandro D’Alatri.

I racconti dei 25 finalisti sono stati inseriti nel volume All’inferno fa freddo, curato da Antonella Bolelli Ferrera ed edito da RaiEri.
La giuria, composta da Silvia Calandrelli, Ruben de Luca, Andrea di Consoli, Paolo Fallai, Daria Galateria, Giordano Bruno Guerri, Angelo Maria Pellegrino, ha voluto attribuire menzioni speciali a Michele Maggio (La lunga strada verso casa, tutor Massimo Lugli), Francesco Fusano (Fourteen, tutor Gloria Satta) e Salvatore Torre (Quei soggiorni alla cella 9, tutor Salvo Sottile) per l’abilità dell’intreccio, l’uso originale ed efficace della parola e la capacità di trascrivere la propria esperienza affrontando i propri sentimenti.

Nel corso della serata conclusiva, presentata da Antonella Bolelli Ferrera e Serena Dandini e che ha avuto come madrina Dacia Maraini, hanno spiccato gli interventi di un detenuto condannato all’ergastolo che ha invitato “gli addetti ai lavori” a ripensare questo tipo di condanna perché “non si può pensare di morire in carcere”, e quello dello scrittore Erri de Luca che ha sottolineato l’assurdità della misura restrittiva di chi è detenuto con il 41bis e a cui è vietato ricevere libri”è una persecuzione, un supplemento di pena, una terapia non adatta ai reclusi”.


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