Oggi in Senato dovrebbe arrivare la legge di stabilità di cui fino ad oggi nessun parlamentare o cittadino con tutti i crismi della legalità ha potuto leggere il testo definitivo. La legge contiene due commi importanti. Il primo già escluso nella legge di stabilità del 2014 durante il governo Letta recita: “I pagamenti dei canoni di locazione di unità abitative, fatta eccezione per l’edilizia residenziale pubblica, quale ne sia l’importo, sono corrisposti in maniera obbligatoria, in forme che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità”. Una misura scritta per contrastare un’evasione fiscale che è stimata in 3,5 miliardi di euro.
Così per l’autotrasporto sempre il PD (la cosa vale anche per la prima misura di cui abbiamo parlato) fa approvare un emendamento che recita così: “tutti i soggetti della filiera del trasporto merci su strada provvedono al pagamento del corrispettivo per le prestazioni rese utilizzando strumenti elettronici di pagamento e comunque ogni altro strumento idoneo a garantire la piena tracciabilità delle operazioni indipendentemente dall’ammontare dell’importo”.
E non specifica le sanzioni per chi non si attiene al dettato legislativo. Di più nel testo si fa riferimento a un altro decreto per cui non viene punito chi viola la norma ma solo il commercialista che non comunica la violazione. Insomma, sembra di poter dire che il partito di maggioranza nell’attuale parlamento fa approvare due misure per contrastare i pagamenti in nero e poi le svuota ed ora, invece di migliorarle, le cancella del tutto.
Peraltro, come è noto, per incorrere in sanzioni, la soglia viene innalzata a tremila euro.
E c’è da chiedersi perché il governo usa un occhio di grande riguardo in settori che già in un passato recente hanno registrato la presenza forte della criminalità organizzata. E’ un interrogativo questo a cui c’è da sperare che in parlamento qualcuno la faccia e che i ministri competenti siano in grado di dare risposte precise e non vaghe e generiche come a volte capita negli ultimi tempi.