Turchia: Articolo21, Il “bavaglio turco” l’ennesimo bavaglio rischia di alterare il libero esercizio del voto

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“In Turchia il regime di Erdogan ha messo nel mirino i media indipendenti con l’obiettivo di ridurre al silenzio le forze di opposizione. Nelle ultime settimane Erdogan hanno avuto, nella tv di Stato 59 ore di presenza, rispetto ai 18 minuti concessi alle opposizioni. In queste ore sono in corso assalti contro radio e tv”. Lo afferma in una nota Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21.
“Can Dundar, direttore di Cuhuryet, quotidiano di ispirazione laica, rischia due ergastoli per ”attività contro l’integrità e la sicurezza nazionale”. Comprendiamo le ragioni di prudenza e di opportunità che guidano l’Unione Europea e la diplomazia internazionale, ma le ragioni di opportunità non possono e non debbono diventare opportunismo ed indifferenza nei confronti del massacro dei diritti civili e politici. Il ”bvaglio turco” rischia di alterare il libero esercizio del voto e il risultato elettorale.
Articolo 21 ritiene essenziale che si senta un richiamo forte dell’Italia e si attiverà affinché anche le organizzazioni internazionali dei giornalisti inviino un’autonoma missione per vigilare sulla regolarità del voto e per esprimere solidarietà attiva a quelle redazioni finite sotto il tiro di Erdogan”.


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