Ted Sarandos, Chief Content Officer di “Netflix” anticipa in esclusiva a Rainews, intervistato da Leonardo Metalli i progetti dello sbarco di ottobre sul mercato italiano, raccontando come il marchio globale della sua azienda abbia profondamente modificato il modo di fruire films e serie Tv, con un servizio di streaming 4K on line e on demand, con 100 milioni di ore da guardare e riguardare senza pubblicità e 65 milioni di abbonati in oltre 60 paesi. “Investiremo cinque miliardi di dollari nelle produzioni per il prossimo anno”, ha spiegato Sarandos, inserito dal “Time” nella lista delle cento persone più influenti al mondo per la sua capacità aziendale di cambiare le sorti dello spettacolo mondiale.
Mister Netflix ha parlato anche del costo dell’abbonamento (“l’equivalente di 8-11 dollari, a seconda della qualità video fino a 4K , come del resto succede nei 60 paesi in cui siamo presenti”) e ricordato la rapida evoluzione del marchio: “Quando cominciammo, undici anni fa, Internet era lento e caro: spedivamo dvd via posta per far arrivare prima i contenuti. Ma confidavamo nel cambiamento epocale. Oggi distribuiamo prodotti culturali in tutto il mondo: è una forma di democrazia che si evolve. In Italia – ha spiegato Sarandos – siamo pronti a cooperare con le televisioni presenti, a comperare diritti e produrre insieme, non abbiamo ancora un business plan: il nostro investimento dipenderà dal numero di abbonati e dall’andamento nel mondo dei prodotti italiani.
Ci auguriamo che la struttura produttiva italiana riesca ad attrarre una parte consistente del nostro budget”. Rivoluzione in vista? “Non vogliamo distruggere il sistema della distribuzione ma alimentarlo. Anche altrove, la prima reazione è stata di confusione, quando non di paura. Qualcuno temeva che la gente abbandonasse la tv tradizionale, ma non è accaduto”. (Intervista di Leonardo Metalli, con la collaborazione di Paolo Carrino e Andrea Cocchini)