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Siria. I jihadisti dichiarano guerra a Mosca

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DAMASCO – Due colpi di mortaio sono stati lanciati questa mattina contro l’ambasciata russa a Damasco. Proprio per oggi, davanti all”ambasciata di Mosca nel quartiere di Mazraa a Damasco, era in programma una manifestazione per ringraziare la Russia per essere intervenuta militarmente a sostegno del regime di Bashar al-Assad. Al momento dell’attacco un centinaio di persone si erano riunite per manifestare. E’ dal 30 settembre che la Russia sta conducendo raid aerei contro i jihadisti dello Stato Islamico (Is) e i miliziani del Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda in Siria, su richiesta del presidente Assad. L”opposizione denuncia però che i raid russi prendano di mira anche i ribelli moderati, oltre che i civili.

Nel frattempo Abu Mohamad al-Joulani, leader dei jihadisti del Fronte al-Nusra, ha diffuso un audiomessaggio in cui chiede agli estremisti del Caucaso di attaccare civili e militari russi, in risposta ai raid di Mosca in Siria. “Se l’esercito russo uccide la gente in Siria – ha affermato il leader del gruppo affiliato ad al-Qaeda – allora uccidente la loro gente. E se uccide i nostri soldati, allora uccidete i loro. Occhio per occhio”. Secondo Joulani, i raid aerei russi non stanno colpendo i rivali del sedicente Stato islamico (Is), come sostiene Mosca, ma altri gruppi ribelli. I russi “sanno chiaramente che l’Is non minaccia il regime – ha affermato – visto che le aree che controlla non confinano con quelle del regime. Non è quindi una sorpresa che abbia cominciato a bombardare le brigate che si confrontano direttamente con le forze del regime”. “Il governo russo – si è chiesto al-Joulani – crede veramente che l”esercito del regime di Bashar al-Assad possa essere salvato con un po” di aerei e artiglieria in più? Finora i raid russi non hanno aggiunto niente a quelli del regime, nel loro colpire gli obiettivi in modo indiscriminato. (La Russia e il regime, ndr) saranno sconfitti alle porte di Damasco”.


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