Un sondaggio scaraventa il PD alleato con Verdini (Partito della Nazione) al terzo posto, con appena il 25% dei voti. Cioè fuori dal ballottaggio che la nuova legge elettorale (Italicum) prevede tra i primi due partiti, che non abbiano raggiunto al primo turno il 40%.
Ma il dato più inquietante è che l’astensione si confermerebbe al primo posto con oltre il 37%, costituendo un “premio ombra” già di per sé per le forze politiche in campo, in quanto restringe la base dei votanti. Dovrebbe quindi sussistere una relazione tra premio di maggioranza e astensione, in modo che all’aumentare di quest’ultima, corrisponda una limitazione del primo.
In altri termini, non si può più progettare un sistema elettorale che ignori l’incidenza dell’astensione, quando questa superi la percentuale del partito arrivato primo. Una forma di parametrazione riduttiva del premio in base all’entità dell’astensione sarebbe un modo per dare una forma di rappresentanza indiretta anche a chi dà al non voto un valore di radicale critica politica.
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