A neanche due mesi di distanza, l’europarlamentare leghista e sindaco di Borgosesia ne ha fatta un’altra. In diretta a SkyTg24, ha sventolato un’arma davanti alle telecamere per illustrare il suo “provvedimento”: un contributo di 250 euro per chi compra una pistola.
Buonanno è un rappresentante delle istituzioni, ci rappresenta in Europa e da 20 anni è sindaco del suo paese. Forse abbiamo sprecato troppe parole, articoli, petizioni per Buonanno, questo australopiteco della politica. Ma sarebbe il caso, da un lato, che i talk show e i programmi di informazione smettessero di invitare chi si presenta davanti alla telecamera impugnando una pistola per inneggiare alla difesa personale. Si perderà magari un punto (di ascolti) e se ne guadagneranno due (di etica e dignità).
In ogni caso, dopo l’ennesimo sconcertante episodio che lo ha visto protagonista è sempre più il caso di chiederne le dimissioni dal Parlamento Europeo.
Qualche settimana fa intervistato da Affaritaliani disse “Se e quando arriveranno dei clandestini dalle mie parti metterò il filo spinato carico di energia elettrica intorno al perimetro del territorio del mio Comune per non farli entrare. Esattamente come si fa con i cinghiali, filo spinato con l’energia elettrica“.
Non è la prima volta che il deputato europeo si lancia in dichiarazioni indegne e disonorevoli per un rappresentante delle istituzioni. Come quando ipotizzò di schedare i gay del Comune da lui amministrato.
Due anni fa raccogliemmo oltre 130mila firme su Change.org per chiedere le dimissioni di Mario Borghezio dal Parlamento europeo in seguito alle offese recate all’ex ministro Cecile Kyenge. Fummo ricevuti a Strasburgo dal presidente Martin Schultz e l’eurogruppo “Europa della libertà e della democrazia” (Efd) lo espulse. Ora Gianluca Buonanno è membro (con lo stesso Borghezio) del gruppo “Europa delle Nazioni e della Libertà” (Enf). Nella nuova petizione che lanciamo su Change.org (e che vi invitiamo a firmare e a far girare) chiediamo al presidente del gruppo di adoperarsi per espellere l’ennesimo europarlamentare istigatore di odio e razzismo.
Ma chiediamo anche ai vertici del Parlamento europeo, soprattutto in questa fase di emergenza internazionale per il dramma dei profughi, di individuare le opportune misure e sanzioni contro l’eurodeputato. Il razzismo e l’odio per le diversità non possono albergare tra i banchi della principale istituzione europea.