ROMA – Sembra proprio che Ignazio Marino non abbia più intenzione di dimettersi dalla carica di primo cittadino della capitale.
Una mossa che potrà essere confermata solo il primo novembre, giorno in cui scadrà di fatto la carica di sindaco e che probabilmente porterà ad un ulteriore spaccatura il Partito Democratico romano, aprendo un serio contenzioso direttamente con il premier Matteo Renzi e seguaci, dai quali ha atteso un riconoscimento mai arrivato per il lavoro svolto a Roma.
La notizia è nell’aria, anche se il deputato del Pd, Andrea Romano, ospite proprio stamane di Agorà su Rai dice che il governo sta già lavorando al dopo-Marino. «Le dimissioni – ha aggiunto Romano – non si annunciano ma si danno e Marino ha già firmato le proprie dimissioni. Se Marino ci ripensasse farebbe una figura non nobilissima con un balletto incomprensibile». «Ritirare le dimissioni avrebbe il solo effetto di ritardare i tempi di soluzione delle molte urgenze di Roma alla vigilia del giubileo. Mi auguro dunque che non ci ripensi», ha concluso Romano.
Anche Matteo Orfini non usa mezzi termini per commentare la vicenda: “È un balletto ridicolo e sinceramente mi dispiace per Ignazio Marino: credo stia facendo una figuraccia”. Pechè “il finale della storia è già scritto: l’esperienza di Marino è finita”. E dunque “se Marino non ritira le dimissioni tanto meglio, se invece lo valuteremo e decideremo quale sia la strada migliore da seguire”.
Tuttavia Marino sembra non voglia arrendersi, anche se i numeri in giunta non sembrano essergli favorevoli. Probabilmente vuole dare ancora l’immagine di un amministratore nel pieno delle sue funzioni: «Questa giunta lavora e guarda oltre, Roma deve andare avanti», ha detto ieri, all’inaugurazione di un ponte stradale in periferia. Intanto per oggi il sindaco dimissionario ha convocato alle 11 una riunione della Giunta capitolina. Non e’ stato ancora reso noto l’ordine del giorno della seduta dell’esecutivo capitolino ma, a quanto si apprende, sul tavolo potrebbe esserci il provvedimento per la pedonalizzazione totale di via dei Fori Imperiali.
Di Matteo Giuli