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La domanda mondiale dei beni di lusso continuerà a crescere: parola di GAM. A dispetto dei recenti risvolti negativi nell’andamento del settore, la previsione sul lungo periodo è positiva, stando al parere di Scilla Huang Sun, il gestore del JB Luxury Brands Fund di GAM.
Le stime ottimistiche del GAM hanno alla base alcuni dati globali come l’ampliamento del ceto medio e l’aumento del reddito tra la fasce più ampie della popolazione. Secondo l’analisi di Scilla Huang Sun, tali fattori sono determinanti per una visione a lungo termine del trend della domanda mondiale di beni preziosi, e sono capaci di incidere molto soprattutto nelle economie emergenti come quella cinese.
I dati economici della Cina e le oscillazioni del mercato valutario ˗ con eventi negativi come la recente svalutazione del renminbi ˗ non devono preoccupare le aziende del settore. Scilla Huang Sun ritiene infatti che, nonostante gli effetti negativi a breve termine, le imprese operanti nel lusso saranno in grado di mantenere un trend positivo, specialmente quelle che possiedono un portafoglio di marchi forti, che hanno un buon sistema di punti vendita a livello globale e che accostano alla vendita tradizionale l’utilizzo degli store online.
Auto di lusso, anelli solitari e chi più ne ha più ne metta: c’è tutto un universo di marchi premium dell’industria luxury che si conferma capace di reagire alle crisi del mercato e di mantenere una posizione solida grazie alla diversificazione.
La svalutazione del renminbi potrà anzi avere un effetto positivo ˗ sostiene il GAM nella sua analisi ˗ poiché porterà alla riduzione del gap di prezzo tra i beni di lusso della Cina e dell’Europa, consentendo all’economia cinese di crescere (anche se più lentamente).
Per il 2015 si prevede nel complesso un incremento annuale del 6-8% della domanda di beni preziosi rispetto al 2014. Una stima ben rafforzata dalla figura del consumatore odierno del settore, sempre disposto ad investire il proprio denaro nel prodotto di lusso giusto.
