La Digos a casa per un “like” o un retweet”?

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Italia. Basta un “Like” su Facebook per mandarti la DIGOS a casa. Grave iniziativa della Procura della Repubblica di Genova: un decalogo su come applicare la censura preventiva sulla libertà di espressione in Rete inviato a polizia Postale e DIGOS. – Se un like o un retweet non costituiscono ancora un crimine, il “supporto telematico” compiuto sui social network può portare all’apertura di un’indagine penale. – Lo ha scoperto Giuseppe Filetto de La Repubblica (edizione Genova) http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/10/14/news/un_like_non_e_reato_facebook_e_terroristi_i_pm_fissano_le_regole-125007010/ – Il documento in possesso del giornale spiega infatti che “Le manifestazioni di apprezzamento, o di adesione, attraverso l’apposizione del ‘mi piace’ o del ‘condividi’ (laddove si tratti di Facebook) ovvero della ‘stellina’ o del ‘retweet’ (laddove si tratti di Twitter) possono costituire uno spunto investigativo suscettibile di approfondimento (attraverso accertamenti preliminari da adottare di iniziativa) sulla base di intese precostituite tra Polizia Postale e Digos.”


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