In Norvegia, attraversando il confine della Russia artica in bici: è una delle nuove rotte dei profughi siriani. Partono da Beirut in aereo e sbarcano a Murmansk, pagando dai 10mila ai 40mila rubli (tra i 140 e i 550 euro), per farsi accompagnare in taxi prima in città, dove comprano una bicicletta di seconda mano, e poi a Nikel, una località a sette chilometri dall’agognata meta scandinava.
Gli ultimi chilometri li fanno, appunto, sulle due ruote per rispettare la legge russa, secondo la quale non si può attraversare il confine a piedi. In precedenza, i tassisti locali li portavano oltre la frontiera, ma ora non lo fanno più perché la polizia norvegese li multa pesantemente, con ammende che possono arrivare a 700 euro, accusandoli di traffico di rifugiati. In totale, il viaggio da Beirut può costare fino a 1.500 euro, ma è più sicuro di quello via Mediterraneo. Ed è anche più facile, dato che ai siriani il visto turistico russo viene concesso senza problemi. Secondo fonti internazionali, sono circa 1.500 i profughi che negli ultimi due mesi hanno pedalato dalla Russia alla Norvegia. (Repubblica)
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