Il Corriere della Sera scrisse di lui il 15 giugno del 2011, durante il quarto governo Berlusconi, che era uno degli uomini più potenti d’Italia e Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli, riferendosi all’inchiesta sulla P4 che stava conducendo come magistrato, confidò a un quotidiano: “Perquisii Bisignani e fui subito trasferito”. E l’interessato smentiva ancora una volta i suoi critici: dicendo che “non aveva mai messo piede in una loggia”.
Ma la sua biografia, visibile su tutti i siti a cominciare da quello del suo editore, ricorda il suo curriculum che è molto eloquente:”Luigi Bisignani, figlio di Renato, manager della Pirelli e di Vincenzina Carpano, si laurea a Milano in Economia e si trasferisce a Roma dove, giovanissimo, inizia a lavorare all’ANSA e come capo dell’Ufficio Stampa del Ministro del Tesoro e poi del Ministro dei Lavori Pubblici Gaetano Stammati nei governi presieduti da Giulio Andreotti tra il 1976 e il 1979 (gli anni dell’Unità Nazionale o, come anche si disse, del “compromesso storico”). Nel 1981 il suo nome compare negli elenchi della loggia massonica P2 guidata da Licio Gelli. Le cronache raccontano che fu lui stesso a dare la notizia all’ANSA di cui era redattore e dove, manco a dirlo, si occupa proprio di massoneria.
Nel 1989, una decina di anni dopo, dove era divenuto caporedattore, viene distaccato al Comitato organizzatore dei Campionati mondiali di calcio Italia 90, il cui direttore generale era Luca Cordero di Montezemolo. Due anni dopo entra nel gruppo industriale Ferruzzi (azionista di maggioranza della Montedison) per occuparsi di cultura e di comunicazione e Il Sole24 ore gli dedica un ritratto di Guido De Franceschi: Il Ken Follett nostrano? Io ho letto le due spy story scritte da Luigi Bisignani e ve le racconto“(Ma gli atti saranno poi annullati dal Tribunale del riesame di Catanzaro).
E, nel 2014, il figlio viene nominato- come per caso- capo ufficio stampa della casa automobilistica Ferrari).
Il 20 gennaio 2000, infine , viene radiato dall’Ordine dei giornalisti con provvedimento adottato dal Consiglio Regionale del Lazio e confermato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine nel 2002. E’ stato anche vicepresidente del gruppo editoriale ILTE e oggi è presidente di una società di consulenza, la Four Consulting.
Cambiano governi e direzioni di imprese e di giornali ma nessuno sembra in grado di mettere in crisi l’ineffabile Luigi Bisignani e i suoi affari.