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Cento nomi di donne contro gli stereotipi

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Parte la campagna crowdfunding per sostenere il nostro nuovo progetto di una guida delle esperte.
Giovanna Pezzuoli

«Cherchez la femme. Cento nomi di donne contro gli stereotipi». Con questo titolo lanciamo il crowdfunding per sostenere il nuovo progetto di GIULIA di una guida delle esperte. Un’idea a cui pensiamo da qualche tempo – Monia Azzalini e Luisella Seveso sono insieme a me le ideatrici della guida – e che ha iniziato a frullarci per la testa il giorno in cui Elena Cattaneo è stata nominata senatrice a vita.

Ricordate? Allora siamo state in tante a chiederci chi fosse questa scienziata… La verità è che il suo nome circolava tra gli addetti ai lavori ma i mass media a larga diffusione non si sognavano nemmeno di interpellarla come esperta. Come lei, abbiamo pensato, chissà quante altre donne competenti, capaci di svolgere il loro lavoro ad altissimo livello sono sistematicamente ignorate. L’alibi per intervistare sempre gli stessi (maschi) è: non ci sono donne abbastanza preparate. Non è vero. Per questo abbiamo pensato a una guida delle esperte con 100 nomi, non una mappa del potere femminile in Italia, ma un elenco di professioniste autorevoli da consultare, una risorsa chiave per i giornalisti, le agenzie di stampa ma anche le imprese, le comunità locali e i sindacati. Una sfida e una scommessa per rompere le abitudini, combattere gli stereotipi e promuovere modelli positivi per le giovani generazioni.

Obiettivo del progetto è la pubblicazione di un volume – cartaceo e in versione online – che raccolga i curricula di queste donne che svolgono il loro lavoro con competenza e passione nei settori più vari al fine di favorire la loro visibilità come fonti di sapere e competenza per un’informazione e una comunicazione più complete ed equilibrate.

Un progetto che rappresenta in un certo senso l’evoluzione di quel discorso sul riconoscimento e la valorizzazione dell’identità di genere iniziato con Donne, grammatica e media, ovvero «suggerimenti per l’uso dell’italiano», a cura di Maria Teresa Manuelli. Prima cioè abbiamo motivato perché si debba chiamare una donna con nomi di donna e ora vogliamo che venga intervistata non meno spesso degli uomini quando si ascolta «il parere dell’esperto».

E una recente ricerca dell’Osservatorio di Pavia ha registrato una quota di donne pari soltanto al 16 per cento fra gli esperti intervistati nei principali Tg italiani. In Francia, dove si discute da tempo dell’assenza delle donne competenti dai contenuti dei media, così come dai dibattiti pubblici, nel 2012 alcune giornaliste hanno realizzato per la prima volta una guida (Guide des expertes: http://epoke.fr/guide-des-expertes/) che raccoglie i curricula di un centinaio di donne (aumentati a più di 300, nella seconda edizione, e a 400 nella terza, del 2014). La guida è stata distribuita a operatori dei media (così come a enti, istituzioni, amministrazioni, aziende, fondazioni) perché abbiano a disposizione una rubrica di autorevoli fonti femminili cui attingere. Nel 2015 la guida si è trasformata in un sito (expertes.eu).

Con i finanziamenti del crowdfunding inizieremo dunque la selezione dei CV, scegliendo persone che comprendono e condividono gli obiettivi del progetto e che nelle loro ricerche e nelle loro attività sono sensibili a un punto di vista femminile sul mondo. Verranno selezionati i curricula di esperte nelle materie più varie: dall’ambiente alla giustizia, dall’economia all’arte, dalla politica alle nuove tecnologie, dallo sport alla scienza. Per ciascun settore, si individueranno le donne più qualificate con competenze specifiche su argomenti settoriali, come microcredito per la voce «economia»; riciclo dei rifiuti per la voce «ambiente»; riforma dell’insegnamento e bullismo per la voce «educazione». Due esempi? Nel campo della «scienza»: Luisa Torsi, docente di chimica analitica all’Università di Bari e prima donna al mondo ad aver ricevuto il premio Merck 2010, e Ilaria Capua, virologa e ricercatrice, eletta «mente rivoluzionaria» da Seed, fra i 50 scienziati top di Scientific America. A questo punto non resta che andare a vedere sulla piattaforma Produzionidalbasso (https://www.produzionidalbasso.com/project/cherchez-la-femme-100-donne-contro-gli-stereotipi/) il nostro progetto, cliccando sia tra quelli in corso (per ora è il primo), sia tra gli ultimi arrivi. In due giorni abbiamo già 5 sostenitori, stiamo andando alla grande.contribuite, contribuite. E dateci aiuti e consigli!


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