Il 1° settembre Alan Morison e Chituma Sidasathian, rispettivamente direttore e redattore del portale thailandese Phuketwan, sono stati prosciolti dalle accuse di diffamazione e di violazione della Legge sui reati informatici.
I due giornalisti erano stati denunciati dalla Marina militare, che si era sentita diffamata da un passaggio di un articolo pubblicato su Phuketwan, in cui si ventilava il coinvolgimento di funzionari thailandesi nel traffico di esseri umani di migranti rohingya, la minoranza musulmana di Myanmar.
Il passaggio in questione non era altro che la traduzione – dichiarata dal portale – di un articolo della Reuters, vincitore del Pulitzer nel 2013.
A Morison e Sidasathian è andata bene, dunque, ma rimane il problema delle leggi che, in Thailandia, criminalizzano il giornalismo e penalizzano la libertà d’espressione.
Amnesty International chiede da tempo l’abrogazione della Legge sui reati informatici, che punisce la ripresa di false informazioni sui media digitali che possano danneggiare una parte terza o il pubblico in generale.