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Roberto Morrione e quella sperimentazione innovativa in lingua araba

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Il 24 settembre 2015 è stata presentata l’Associazione Amici di Roberto Morrione che affianca il premio di Giornalismo dedicato a questo nostro amico e forma i giovani alle inchieste giornalistiche.  Ho conosciuto  Roberto quando sono entrato in RAI nel 1971 ed è stato il primo comunista noto nel Servizio Pubblico. La mia grande sorpresa fu quando scoprii che era un giornalista del Telegiornale Nazionale (TG1) allora considerato feudo democristiano e di stretta osservanza culturale cattolica (DC).

Chi lavora o ha lavorato in RAI sa perfettamente che  non è solo la più grande azienda culturale Italiana, ma anche un importante centro di sperimentazione  delle innovazioni tecnologiche legate alla produzione e diffusione dei contenuti. A Roberto questo aspetto era moto  e voglio ricordare un lavoro che abbiamo fatto insieme quando era direttore di Rai News 24.

Nel mese di dicembre 2001 abbiamo effettuato al Colosseo, una diretta televisiva che andava in onda su RAI News 24 con una sperimentazione che forniva contenuti informativi su tecnologia Alcatel. Con lo slogan dal “piccolo schermo al telefonino” sono stati offerti in via sperimentale informazione, meteo e traffico utilizzando il canale RAI NEWS 24 e dimostrato come era già’ possibile nel 2001 con la tecnologia UMTS ricevere su un telefonino le stesse informazioni che viaggiano su Internet. All’inizio del terzo millennio dimostrammo che l’innovazione tecnologica poteva fornire una fruizione non passiva dei contenuti quindi consentiva anche la fruibilità di programmi televisivi scegliendoli. Dimostrammo che la vera novità era di mettere a disposizione dell’utente gli strumenti per intervenire   e rendere il sistema comunicativo bidirezionale  fra emittente e ricevente (dalle masse alle masse). La RAI poteva a breve rendere la sperimentazione del 2001normale fruizione di contenuti, utilizzando  il telefonino UMTS come un terminale Internet compresa quella  di vedere immagini , quando le persone erano in movimento. Questa possibilità in quegli anni era una vera novità ovvero la televisione interattiva nella sua forma più evoluta. Nel 2001 la RAI realizza la convergenza, in altre parole le prestazioni di un normale televisore con quelle di un computer, consentendo al singolo spettatore di interagire con il fornitore del servizio fino ad arrivare alla modifica del palinsesto. Questa sperimentazione ha anticipato quello che poi sta accadendo in questi anni. La RAI oltre che produttrice è soprattutto fornitrice di contenuti poiché’ con la sua importante Teca, ha la possibilità o di trasmettere contenuti storici di tutti i generi. La diffusione di contenuti è importante per diffondere informazioni, intrattenimento e cultura da offrire all’utente.

Vorrei ricordare un’altra sperimentazione innovativa di Roberto come direttore di RAI News 24. Sul canale di SKY 804,venivano trasmesse in lingua araba le informazioni. Tradotte alimentavano il canale in lingua araba quando ancora  non trasmettevano quelli oggi più noti. Ancora una volta Morrione comprendendo l’importanza delle tecnologie al servizio dei contenuti realizzava un’ iniziativa importante. Illuminava in lingua araba, tutta quella fascia di territorio che comprende il nord africa e il medio oriente con le informazioni generate da RAI News 24. Il canale SKY 804 oggi è spento e la RAI non trasmette più in lingua araba e non partecipa alla diffusione di notizie verso il quel mondo a noi così vicino e che ha avuto un ruolo importante nella nostra cultura.

Quando ricordo, Roberto Morrione, un amico penso a lui non solo perché è stato un ottimo giornalista, con la capacità di costruire contenuti o faceva costruire dai suoi collaboratori inchieste importanti, ma anche per aver capito prima di altri, dentro il Servizio Pubblico, l’importanza delle tecnologie digitali legate alla diffusione. Quando la sperimentazione diviene normale diffusione del nostro modello culturale, partecipiamo in modo attivo all’integrazione culturale.

Il pensiero e i fatti compiuti dal nostro amico Roberto Morrione devono aiutare i giovani che si avvicinano alla professione del giornalista. Questi nuovi professionisti sanno che pensare e realizzare contenuti d’informazione è sempre legato alle innovazioni tecnologiche che consentono di testimoniare in diretta fatti che qualche hanno fà sembravano impensabili.

 


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