Quando avrà termine la serie di indiscrezioni che ogni giorno emerge dal palazzo di Giustizia romano sull’af
fare verminoso di mafia-capitale. E’ una domanda che molti si fanno nella capitale di fronte ai nuovi particolari che emergono dalle carte depositate in procura in vista del processo già fissato per il 5 novembre prossimo. Come le chiacchierate dell’ex capogabinetto dell’on. Veltroni, Luca Odevaine, sulla vecchiaia da trascorrere nella sua villa in Venezuela ;i progetti di affari con Piero Marrazzo con un accordo quadro con la regione Campania presieduta da Stefano Caldoro; gli estratti conto che documentano gli oltre 2,5 milioni di euro incassati dal 2012, in parte(circa 782 mila euro) dalla cooperativa 29 giugno del “rosso” Salvatore Buzzi e in parte dalla Do
mus Caritatis, vicina al Vicariato di Roma dei “bianchi” Tiziano Zuccolo e Francesco Ferrara. Odevaine nella sua confessione giudiziaria parla delle manovre per creare il centro per i rifugiati che avrebbe dovuto in Molise affiancare in Molise quello di Mineo, ora in predicato di chiudere.
Il sei ottobre del 2014 Odevaine dice:” Mario(il prefetto Morcone) fa dei pasticci. ..Senti che cosa ha fatto con San Giuliano, il sindaco(Luigi Barbieri) chiedeva due milioni di euro al mese di affitto, già il fatto che il Ministero dell’Interno prende in affitto un bene dello Stato(…) Roba da matti.. lui ha chiesto due milioni l’agenzia del territorio gli ha risposto con 600 mila euro,allora quale è l’idea geniale di Mario (Morcone):” Non ti preoccupà..noi firmiamo la convenzione a 600 mila.. poi tu ci fa causa ,ci fai ricorso, una volta che è già partito il centro e noi ti diamo qualcosa di più.” Proprio su SanGiuliano, Odevaine racconta anche di una presunta mazzetta al sindaco Luigi Barbieri che, per ora, non è indagato.
Odevaine racconta anche di un affare per la produzione tra Odevaine e l’ex presidente della Regione Lazio,Marrazzo. Così Odevaine è indagato per corruzione e l’ex sindaco Alemanno è indagato per mafia.
La vicenda di mafia-capitale prosegue e vedremo che succede al processo del prossimo 5 novembre.