L’Italia percorsa a piedi scalzi, per dire “no” a razzismo e xenofobia

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È iniziata al suono dei tamburi la marcia #apiediscalzi organizzata al Lido di Venezia il giorno di chiusura della Mostra del Cinema. Tra i presenti anche diversi politici, tra i quali Stefano Fassina, Nichi Vendola, Livia Turco e l’ eurodeputata Elly Schlein. In contemporanea marce anche in altre città

VENEZIA – È iniziata al suono dei tamburi la marcia #apiediscalzi organizzata al Lido di Venezia il giorno di chiusura della Mostra del Cinema. Nata proprio da Venezia su iniziativa di un gruppo di artisti per dire “no” a razzismo e xenofobia, l’iniziativa si è espansa a macchia d’olio in tutta Italia. Circa mille  persone si sono riunite e a piedi scalzi, appunto, hanno raggiunto il cuore della kermesse veneziana in solidarietà ai profughi. In testa il regista Andrea Segre. Con lui Staino e l’attrice Ottavia Piccolo. “Non è un’azione simbolica, non è movimento di star – ha detto Segre -. Centinaia di persone dicono che c’è un’urgenza democratica non solo fuori ma anche dentro i nostri confini europei. Dobbiamo chiedere scusa per la disattenzione di questi ultimi 15 anni”… continua su redattoresociale


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