«Il motivo per cui eravamo lì era per le terribili cose che sapevamo i talebani facevano contro la popolazione, abusando dei diritti umani» E’ ciò che riferisce al NYT un marine statunitense impiegato nell’Enduring Freedom in Afghanistan.
Ma è anche ciò che ufficialmente e istituzionalmente è stato riferito all’intero pianeta da tutte le forze alleate in quella missione.
Il New York Times oggi rivela che i soldati Usa erano (ora come ISAF non lo sono più?) obbligati a ignorare gli stupri sui bambini perpetrati dagli alleati locali perché il comando impediva ogni intervento contro quei crimini sostenendo che è cultura locale abusare dei piccoli schiavi per sesso pedofilo e in tal senso sfruttabili dai loro padroni con potere di vita e morte: è normalità (bacha bazi cfr. wikipedia) diffusa in tutto il paese, apertamente praticata e praticamente non perseguibile.
Più testimonianze raccolte dal NYT -dirette dai sopravvissuti e indirette dai genitori custodi delle terrificanti confessioni dei loro figli ammazzati laggiù- affermano: «…durante la notte li sentivamo urlare, ma non potevano far nulla. Non ci era permesso»…
I carnefici di quei bambini sono soldati, famigli, ruffiani locali che noi, tra alleati e artefici dell’Enduring Freedom, abbiamo arruolato per a)sconfiggere il male b)restituire la libertà dei diritti umani al popolo oppresso.
Al momento abbiamo raggiunto giusto la libertà d’essere carnefici tutti. I tempi e i fatti purtroppo dimostrano che questa libertà sarà anche duratura.