NEW YORK – L’esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nordafrica verso l’Europa e’ “una emergenza enorme, una crisi reale”: è quanto afferma uno dei massimi vertici del Pentagono, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa.
In una intervista esclusiva alla Abc, Dempesy si e’ quindi detto “preoccupato” e ha sottolineato la necessita’ per tutti di agire “sia unilateralmente che con gli alleati”, considerando cio’ che sta avvenendo “come un problema generazionale” e mettendo sul piatto adeguate risorse che permettano di affrontare la crisi per almeno 20 anni. A proposito della drammatica fotografia del bimbo siriano di tre anni morto su una spiaggia della Turchia, Dempesy ha auspicato che quella immagine “abbia un simile effetto a quella del 1995 del mortale attacco con i mortai alla piazza del mercato di Sarajevo, che spinse verso l’intervento della Nato in Bosnia”, cioe’ spinse la comunita’ internazionale ad agire con maggiore efficacia per trovare una soluzione ad una drammatica emergenza.
Ma non è solo il Pentagono ad allarmare sulla situazione attuale dei flussi migratori. Secondo alcune ipotesi verso il 2050 ci saranno almeno 1 miliardo di profughi, che massicciamente arriveranno dall’Africa subsahariana. E questo non sarà solo l’effetto delle guerre e delle carestie, ma anche e soprattutto del cambiamento climatico che renderà dei territori non più abitabili. L’Europa quindi, dovrà trovare il prima possibile delle politiche adeguate per far fronte a quersto fenomento al momento fuori controllo da parte degli stati membri.