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Enrico Rava, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Gino Paoli… Il jazz italiano per L’Aquila

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Giovani studenti dei conservatori e delle scuole di musica e stelle mondiali del jazz italiano, band e orchestre, tutti assieme domani per inondare di note il cuore ferito de L’Aquila, per 12 ore ininterrotte di musica che saranno la voglia di vita e di rinascita del capoluogo abruzzese. Ultime ore prima dell’inizio di “Il jazz italiano per L’Aquila” previsto per il mezzogiorno di domenica, evento organizzato dal musicista e compositore Paolo Fresu, ideatore e direttore artistico di questa grande manifestazione di musica e impegno civile. “Una Woodstock del jazz”, l’ha ribattezzata il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, primo e convinto sostenitore del progetto.

Da nord a sud, da ovest a est sono 600 i musicisti che si esibiranno nei 100 concerti allestiti nelle 20 fra postazioni e palchi. Le note della musica scritta e improvvisata invaderanno le strade, i chiostri e le piazze, i palazzi, le chiese, le basiliche e i giardini della città colpita 6 anni fa dal terremoto.

Dal Friuli Venezia Giulia, regione dove il jazz è di casa, portato durante la seconda guerra mondiale dalle truppe Usa, da Trieste, città natale del grande Lelio Luttazzi, partiranno due formazioni composte da artisti giovani, appassionati e innovativi: “Bruno Cesselli Quintet” con Bruno Cesselli, Mirko Cisilino, Filippo Orefice, Alessandro Turchet e Luca Colussi, rispettivamente al piano forte, tromba, sax, contrabbasso e batteria e “Ultramarine Duo” con Daniele D’Agaro, clarinetto e sax tenore e Luigi Vitale al vibrafono. Eseguiranno pezzi originali, alcuni inediti.

L’originalità dei repertori oltre all’alta qualità degli interpreti sarà una delle caratteristiche della manifestazione. Paolo Fresu ha con il territorio del Friuli un legame stretto, lo sente un terra di valori culturali e linguistici forti, proprio come la sua Sardegna. Terra che nel 1976 venne distrutta e ferita mortalmente da un terremoto fra i più violenti del secolo breve, dalle cui macerie seppe risorgere. In Friuli poi, nello studio di Stefano Amerio a Cavalicco , il trombettista ha registrato alcuni dei suoi lavori più importanti.

Tanti i nomi della storia del jazz oggi in Italia e all’estero che hanno accettato l’invito a suonare a titolo gratuito di Fresu, che si esibirà con lo storico “Quintetto Italiano”. Fra questi Enrico Rava, Danilo Rea, Enrico Pierannunzi, Franco D’Andrea, Antonello Salis, Gianni Coscia, Gianluigi Trovesi, Rita Marcotulli, Gino Paoli. “Questa grande mobilitazione, spiega Fresu, non ha il solo significato di sensibilizzare sui tempi della ricostruzione ma anche quello di contribuire alla cicatrizzazione del tessuto sociale e architettonico della città oltre che rappresentare la vitale e creativa realtà del jazz italiano. Oltre a ciò sarà anche per noi l’occasione per suonare insieme a tanti artisti e magari creare nuove collaborazioni. Oltre alla solidarietà, conclude, potremo mostrare quanto è ricco il Jazz italiano. Ascolteremo tutti gli stili e tutti i repertori e anche progetti unici, nati per L’Aquila”.

La manifestazione, realizzata in collaborazione con il comune, il Mibact, con il sostegno della Siae e Puglia Sounds, sarà seguita da Radio Rai e Rai 5 (speciale “Ghiaccio bollente” in prima serata il 26 settembre) e anticipata dalla Partita del cuore del 5 settembre allo Stadio Tommaso Fattori nel capoluogo abruzzese.


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