Anche a Roma, davanti al Baobab di via Cupa, c’era il tappeto rosso. Anche Roma come Venezia e come tante altre città italiane ha partecipato alla Marcia delle Donne e degli Uomini scalzi oggi 11 settembre. La cittadinanza ed i migranti hanno riempito le strade del quartiere: dal centro di accoglienza in cui ogni giorno lavorano tanti volontari, il corteo è arrivato alla stazione Tiburtina. È stato lì, da dove i treni partono e le persone si muovono per entrare ed uscire dall’Italia, che si sono alzati gli striscioni sorretti da italiani e migranti insieme. E sempre davanti alla stazione, si sono alzate anche le voci di tutti i presenti per chiedere di aprire le frontiere e chiudere i centri di identificazione ed espulsione. Le bandiere di Libera e quelle di Amnesty coloravano un corteo che era già un armonioso miscuglio.
Una volta tornati indietro al Baobab ad aspettare tutti c’era la festa, ancora in corso, per il Capodanno Etiope. La Marcia si è conclusa con un coro che dal centro accoglienza si diffondeva per la via Tiburtina: everyone is welcome, stay uman. Restiamo umani.