Di Pino Salerno
“Tolleranza zero” contro i giovani palestinesi violenti lanciatori di sassi contro i militari israeliani. D’ora in avanti sarà possibile usare pallottole vere e ucciderli, senza pietà. Lo ha rivelato il premier israeliano mercoledì 2 settembre al termine di un vertice coi ministri e i capi della sicurezza. L’ordinanza del premier Netanyahu rettifica e indurisce le regole d’ingaggio fin qui ordinate ai militari israeliani, ai quali è concesso usare pallottole vere solo se in grave pericolo di morte. Ora, con la “tolleranza zero” potranno sparare per uccidere, senza alcuna apparente limitazione. La regola della tolleranza zero dovrebbe valere a partire da Gerusalemme e sulla strada che conduce alla West Bank, dove è più forte e violento – secondo Netanyahu – il lancio di sassi e di molotov, e dove sarà presto impiegato un contingente di altri 400 soldati ben addestrati.
Con un cinismo da Oscar del cinema e un’ipocrisia scandalosa, Netanyahu ha perfino dichiarato che “siccome il sistema giudiziario trova difficile giudicare i minori che lanciano pietre, saranno riesaminate le regole d’ingaggio”, ovvero si potrà sparare ad altezza d’uomo e senza essere in pericolo. Wasel Abu Youssef, membro del Comitato Esecutivo dell’Olp, l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, ha subito stigmatizzato questa vergognosa decisione, che rischia di dare il via libera all’uccisione di tanti ragazzini palestinesi, perché come deterrente non serve a nulla. Youssef ha dichiarato in una nota, riportata dall’agenzia internazionale Reuters: “Questo fanatico governo della destra israeliana sta perseguendo la sua politica criminale di eccidio dei palestinesi. Le nuove regole d’ingaggio significano dare il via libera ad una escalation di uccisioni e crimini contro il nostro popolo”. È intervenuta perfino un’organizzazione per i diritti umani israeliana contro questa decisione. Sarit Michaeli, leader del gruppo B’Tselem, ha detto al quotidiano londinese Guardian: “dalle parole che abbiamo ascoltato da Netanyahu sembra che siccome il sistema giudiziario non riesce a giudicare i lanciatori di pietre, allora uccidiamoli. Oggi, è vietato sparare su chiunque, a meno che non si sia in pericolo di morte”. Ma nonostante questo divieto, le stesse organizzazioni per i diritti umani hanno più volte denunciato nel corso di questi anni gli eccessi dei militari israeliani, che hanno sparato e ucciso palestinesi che correvano via dalla scena degli scontri con i lanciatori di pietre. L’ultimo ragazzino palestinese ucciso in ordine di tempo è Mohammed Kasbeh, colpito alla schiena dal proiettile sparato da un comandante di brigata. La sua colpa? Aver colpito con un sasso l’auto in cui viaggiava il militare.
Invano abbiamo cercato questa importante notizia sui quotidiani online italiani e sulle nostre agenzie di stampa. Eppure, sta facendo il giro del mondo, e sta suscitando l’indignazione di molte cancellerie, a cominciare da quella di Obama. Anzi, dopo la cena del 29 agosto nella nota Enoteca Pinchiorri a Firenze, tra Matteo Renzi e consorte con Netanyahu e consorte, incredibile, ma vero, le agenzie di stampa italiane e alcuni quotidiani hanno sparato la notizia di una presunta bufera scatenata dalla scelta di un ristorante non di tradizione kosher. E naturalmente, la smentita della titolare della nota enoteca, con tre stelle Michelin, ha subito messo a tacere le malelingue degli ebrei ultraortodossi che avevano sollevato il caso sul loro sito. Addirittura, rivela la signora Annie Fèolde, titolare dell’Enoteca al Corriere fiorentino, il menu è stato preparato secondo la migliore tradizione kosher sotto la sorveglianza “di una osservatrice israeliana”. La notizia porterebbe al sorriso, se non si trattasse di Benjamin Netanyahu. Ma si tratta di lui, e non possiamo che parlare di una complicità di Renzi in questa farsesca buffonata della sua visita a Firenze. Ora, appena pochissimi giorni dopo la sua visita nella più civile tra le città del mondo, Firenze, e nella regione culturalmente e umanamente più invidiata del pianeta (come dice il quotidiano The Telegraph), Netanyahu sceglie la barbarie e rischia di dare avvio ad un eccidio. Soprattutto di ragazzini, e palestinesi. Signor Renzi, dinanzi alla indignazione mondiale, vorrebbe avere la cortesia almeno di prendere le distanze, e chiedere scusa? E magari dare il contributo in denaro dell’Italia all’UNRWA, l’agenzia dell’Onu che rischia di chiudere per mancanza di fondi? I bambini palestinesi sono forse meno umani di altri? È questo che pensa?