In questa calda estate a Roma in modo del tutto spontaneo delle associazioni come Artenova, diretta da Gino Ariuso, hanno organizzato I VIAGGI DELL’ARTE, un’offerta di teatro, musica e più in generale di spettacolo dal vivo, composita e policentrica per una fruizione efficace nel territorio dei Municipi XI e XIV della Capitale. Altre due associazione TAMTAM e Spinaceto Cultura, hanno organizzato a Spinaceto nel territorio del IX Municipio degli incontri culturali sul Film d’autore di Alfred Hichocok.
Esperienze diverse non coordinate che hanno visto un pubblico periferico attento e partecipato. Segnaliamo la disponibilità di Giorgio Albertazzi che alla Magliana e alla Torresina Municipi XI e XIV partecipa invertendo il percorso culturale. Un maestro dell’Arte Giorgio Albertazzi va in periferia ad incontrare le persone con un messaggio di cultura.
Inoltre portare la musica classica con l’ esibizione di due maestri “ Duo Mephisto” con pianoforte a Coda con musiche ritenute erroneamente difficili al pubblico più vasto e popolare altra dimostrazione di domanda di cultura.
Altra esperienza, fatta all’estrema periferia di Roma, Spinaceto Municipio IX, la proiezione di due film muti “ Il giardino del piacere” e il “Pensionante” del maestro del cinema Alfred Hitchcock con una partecipazione molto numerosa rispetto ai film più classici sonori del maestro come “La finestra sul Cortile” e Psyco”.
Esperienze diverse, non coordinate sui territori dei Municipi IX, XI, XIV, alcune con il contributo dell’Estate Romana, altre in modo spontaneo e sperimentale. Il territorio metropolitano di Roma è 14 volte quello della città di Milano, ma queste esperienze ci raccontano centralità diverse della città Eterna, con un desiderio di cultura che se organizzato può portare sviluppo, occupazione e riqualificazione del territorio.
Corviale, Trullo – Montecucco, Magliana, Spinaceto, Torresina, luoghi che per molti non ne conoscono l’esistenza, e/o diventano noti per episodi di criminalità, ma con una domanda di cultura da parte delle persone che vi abitano. Un esperienza, portata in modo sperimentale e senza organizzazione, ha dimostrato che con la “cultura si mangia” intellettualmente e materialmente.
Illuminare le periferie con la cultura, è un modo semplice ed efficace che può avere molte declinazioni, usando anche la tecnologia digitale, con strumenti messi a disposizione dei vari servizi pubblici per la qualificazione dei territori e per l’integrazione sociale tra le diverse culture.