Ancora minacce gravissime via social network a giornalisti colpevoli solo di svolgere correttamente il proprio lavoro. Questa volta è toccato a Paolo Borrometi (nella foto), cronista e direttore del giornale online “la Spia”, preso di mira da Giombattista Ventura, fratello del boss mafioso di Vittoria. A rivelarlo è Alessandro Galimberti, Presidente Unione Nazionale Cronisti Italiani. “Ti scippo la testa, sarò il tuo incubo!” uno degli avvertimenti più chiari lasciati sull’account Facebook del giornalista, che da due anni vive sotto scorta per aver denunciato la mafia di Ragusa. In un articolo pubblicato sul quotidiano online locale, Borrometi spiega che Ventura dirige un’agenzia di pompe funebri senza avere mai ottenuto nessuna licenza né permesso. Qualche ora dopo la pubblicazione sono arrivate le pesantissime minacce di morte da uno dei boss più pericolosi della zona. “Questo ennesimo, intollerabile episodio – scrive Galimberti – fa emergere ancora una volta con drammatica urgenza la necessità di intervenire con una legge che persegua con reale efficacia l’enorme grado di offensività – privata sul giornalista, pubblica per l’impatto di intimidazione sociale – dell’uso criminale del web contro i giornalisti. Nelle more è necessario che la polizia postale in collaborazione con la magistratura si attivi per oscurare immediatamente i profili facebook e twitter di chi crede di intimidire l’attività giornalistica lanciando nel web minacce per mettere il bavaglio a chi denuncia il malaffare attraverso la penna. L’Unione nazionale Cronisti esprime la più piena e incondizionata solidarietà a Paolo Borrometi e condivide il suo impegno e il suo lavoro in una terra pericolosa di confine”.