Cinquantamila firme. Questo, in soli due giorni, lo straordinario risultato della raccolta di firme lanciata dal direttore di Articolo21 Stefano Corradino sul sito Change.org per chiedere che il parlamento europeo intervenga formalmente per stigmatizzare le recenti dichiarazioni del leghista Gianluca Buonanno (nella foto)europarlamentare della Lega Nord e sindaco di Borgo Sesia (Vercelli) rilasciate in un’intervista al sito affaritaliani.it: “Se e quando arriveranno dei clandestini dalle mie parti metterò il filo spinato carico di energia elettrica intorno al perimetro del territorio del mio Comune per non farli entrare. Esattamente come si fa con i cinghiali, filo spinato con l’energia elettrica”.
Non si è fatta attendere la reazione diBuonanno che ha risposto con il solito linguaggio oxfordiano: “siete dei fancazzisti”, sbagliando tra l’altro bersaglio: l’eurodeputato della Lega se l’è presa con gli animatori della piattaforma Change.org che come tutti sanno (tutti tranne lui) non lancia petizioni ma ospita quelle presentate dai singoli cittadini.
Buonanno poi incalza con un moto di orgoglio: “quando farò l’elenco di tutti gli stranieri che ho aiutato in questi anni, queste persone (riferendosi al promotore della petizione, ndr)dovranno rintanarsi sui monti come le caprette. Farò l’elenco e poi vediamo chi è il razzista. Questi parlano ma non fanno un tubo, al contrario io rispondo con i fatti”.
“Mentre restiamo nella trepidante attesa di conoscere le imprese umanitarie che lo hanno contraddistinto – controreplica Stefano Corradino – anche noi ci atteniamo ai fatti: e cioè all’elenco sterminato di dichiarazioni razziste di cui Buonanno è stato protagonista in questi anni (in bella compagnia con altri galantuomini leghisti). E ribadiamo che proporre “il filo spinato elettrificato per i clandestini” non è né una battuta né un’affermazione che attiene alla libertà di espressione ma è un reato di istigazione compiuto da un rappresentante delle istituzioni. Ed è un fulgido e triste esempio di quell’”hate speech” – Buonanno se lo faccia tradurre – che l’Associazione Carta di Roma insieme ad altre organizzazioni della società civile tra cui Articolo21 sta combattendo: il linguaggio dell’odio”. “Per questo – conclude Corradino – proseguiamo con la nostra raccolta di firme, ringraziando tutti coloro che l’hanno fin d’ora sottoscritta e i tanti che ancora lo faranno per testimoniare il loro netto rifiuto di linguaggi e pratiche razziste. Nella petizione chiediamo al presidente del gruppo Enf del Parlamento europeo di espellere Buonanno e ai vertici del Parlamento europeo, soprattutto in questa fase di emergenza internazionale per il dramma dei profughi, di individuare le opportune misure e sanzioni contro l’eurodeputato. Il razzismo e l’odio per le diversità non possono albergare tra i banchi della principale istituzione europea”.