Egregio Presidente della Repubblica On. Mattarella,
io sto conducendo da anni una battaglia perche’ aumenti la salute e sicurezza sul lavoro e si riducano drasticamente gli infortuni e le morti sul lavoro.Questo e’ un dramma che non fa solo morti, rovina famiglie e rende tanti giovani orfani e soli.Un Paese che si definisce civile non puo’ permettersi di avere ogni anno oltre 1300 morti sul lavoro.Le chiamano “morti bianche”, “tragiche fatalita” o peggio ” doveva succedere”, termini che mi indignano profondamente.Quando muore un lavoratore non e’ mai dovuto al caso, ma perche’ in quell’azienda non si rispettavano neanche le minime norme per la sicurezza sul lavoro.E con il jobs act, le semplificazioni per la sicurezza, il demansionamento e la videosorveglianza e i controlli a distanza andra’anche peggio, perche’ i lavoratori adesso sono ancora piu’ ricattabili.Tutta la mia solidarieta’ alla famiglie di questi poveri lavoratori infortunati, di cui uno in modo grave e dell’operaio morto sul lavoro al Porto di Livorno.Purtroppo da parte del Governo nazionale non vedo tutta questa attenzione per la salute e sicurezza sul lavoro.”Le stragi nell’indifferenza” le chiamano, e mai parole furono piu’ vere.Per favore, Presidente Mattarella, faccia un appello al Governo Renzi, perche’ metta come tema prioritario nell’agenda di governo la salute e sicurezza sul lavoro.Cordiali saluti.Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze Email: marco.bazzoni01@libero.it