Il ministro Orlando ha positivamente chiuso la discussione sugli emendamenti bavaglio esprimendo il suo parere contrario. Resta tuttavia la necessità di dare una risposta anche ai vecchi bavagli che ostacolano l’esercizio del diritto di cronaca ed espongono ‘Italia alla critica di tutte le agenzie internazionali che si occupano della libertá di informazione.
Ci riferiamo al crescente numero di cronisti minacciati e costretti a vivere sotto scorta, e soprattutto alla mancata soluzione del tema delle “Querele temerarie”, divenute un sistematico strumento di intimidazione preventiva. Su questo tema, così come sul diritto di ogni cittadino alla tutela della sua dignità, esistono da tempo proposte giuste ed efficaci presentate dalle associazioni dei giornalisti, forse è giunto il momento di aprire un confronto con il governo e con il Parlamento per sfuggire alla logica dei provvedimenti ritorsivi, talvolta ispirati da quella logica del bavaglio che ha già prodotto tanti guasti.