Fino alla fine ha continuato a lottare per gli ideali in cui ha sempre creduto.
Un male implacabile lo ha strappato all’affetto della moglie e collega Teresa, del figlio Sebastiano e dei tanti amici e colleghi. Aveva 60 anni.
Si è spento nelle prime ore di ieri mattina il collega Santo Della Volpe, presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Inviato storico del Tg3, era direttore del sito di Libera Informazione ed è stato tra i fondatori dell’associazione Articolo 21.
Giornalista professionista dal 1977, entra in Rai nel 1982 nella sede di Torino. Negli anni ’90 si occupa della prima Guerra del Golfo, della guerra civile in Albania e della guerra in Kosovo. E poi delle vicende di mafia, dall’assassinio di Falcone e Borsellino sino al processo Andreotti, dalla lotta dei commercianti siciliani contro il pizzo all’arresto dei fratelli Brusca, scrivendo anche numerose pubblicazioni sui temi della lotta alla criminalità organizzata.
Fino alla fine ha continuato a lottare per gli ideali in cui ha sempre creduto: la difesa della libertà di informazione, i diritti dei giornalisti, la tutela dei colleghi più deboli. Un male implacabile lo ha sottratto all’affetto dei parenti, degli amici e dei colleghi. Aveva 60 anni.
La camera ardente sarà allestita oggi, venerdì 10 luglio, nella sala Walter Tobagi della Fnsi in Corso Vittorio Emanuele, 349 a Roma, dalle 11 alle 20.
I funerali si svolgeranno domani mattina, 11 luglio, a Roma nella Basilica di Sant’Agnese, via Nomentana 349.
“È un momento di profonda commozione – è il commento a caldo di Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – Con Santo Della Volpe scompare una persona per bene, un professionista che ha sempre lottato al fianco degli ultimi e per l’affermazione della cultura della legalità in ogni ambito della vita civile. Ideali ai quali ha ispirato la sua pur breve esperienza al vertice della Fnsi, connotandola con passione ed entusiasmo. Ciao, Santo”.
Il cordoglio del presidente Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla moglie di Santo della Volpe un messaggio in cui esprime “sentimenti di sincero cordoglio e di partecipazione”, ricordando “le alte doti professionali e umane” del Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Il dolore della presidente della Camera Laura Boldrini
“Suscita profondo dolore la notizia della morte di Santo Della Volpe”, scrive in un messaggio alla Fnsi la presidente della Camera, Laura Boldrini”.
“Lo conoscevo da anni – racconta – perché spesso avevamo lavorato insieme nei luoghi nei quali io mi trovavo per le Agenzie delle Nazioni Unite e lui per il Tg3. In particolare avevamo condiviso in alcuni frangenti l’esperienza della guerra nella ex-Jugoslavia, in Kosovo, e gli eventi che ne derivarono in Albania. Avevo sempre potuto apprezzare il professionista al tempo stesso rigoroso e appassionato, capace di sentire nel profondo e restituire agli spettatori la drammaticità delle vicende umane delle quali eravamo testimoni. Un giornalista che non ha mai smesso di considerare compito essenziale dell’informazione il racconto di ciò che tende ad essere tralasciato o oscurato, la capacità di far diventare notizia le sofferenze delle vittime dei conflitti”.
La solidarietà alla Fnsi del presidente del Senato Pietro Grasso
Appassionato anche il ricordo che del presidente della Fnsi fa il presidente del Senato, Pietro Grasso: “È con grande dolore che ho appreso la notizia della comparsa di Santo Della Volpe. Ho avuto modo più volte, in passato, partecipando in prima persona ad iniziative da lui promosse, di apprezzarne le doti di uomo libero e di professionista dell’informazione”, scrive la seconda carica dello Stato.
“Con passione, coraggio e grande impegno personale – prosegue la nota del presidente Grasso – Santo Della Volpe ha dato vita ad iniziative importanti, stabilendo un legame forte, non occasionale, tra la ‘libera informazione’ (come si chiama l’Osservatorio da lui fondato e presieduto) e la rete di associazioni e comitati antimafia che si battono per l’affermazione della legalità. Credo – e sono sicuro che Santo sarebbe d’accordo – che il modo migliore per onorarne la memoria sia proseguire sulla strada da lui tracciata, con la stessa passione e impegno civile”.
“In questo momento di dolore – conclude il Presidente del Senato – sono vicino ai familiari, ai quali esprimo i sentimenti del mio più profondo e sincero cordoglio. La mia solidarietà va alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha perso oggi un Presidente di grande valore e riconosciuta autorevolezza”… Continua su FNSI