Ddl diffamazione. Pietro Grasso, urgente abolire il carcere

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Il Presidente del Senato ha citato i dati di Ossigeno: 30 giornalisti condannati a 17 anni di carcere in 4 anni

Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha preso spunto dal dossier di Ossigeno per l’Informazione che elenca trenta giornalisti condannati a pene detentive in Italia negli ultimi quattro anni per sollecitare il parlamento ad approvare in tempi brevi il disegno di legge che prevede la sostituzione della reclusione con le multe. “Essendo così atteso ha detto – credo che anche questo “Godot” arriverà presto, ed è giusto che sia così, pur non soddisfacendo in pieno gli standard della legislazione europea in merito”.

“La mia posizione sul tema della libertà di stampa e della tutela dei giornalisti – ha detto il presidente durante l’incontro con i giornalisti per lo scambio degli auguri prima della pausa estiva – è ampiamente nota. In molte occasioni ho ribadito la necessità di compiere decisivi passi in campo legislativo per adeguare il nostro impianto normativo a quello europeo”.

“Da una prima ricognizione dell’Associazione “Ossigeno” sulle condanne comminate ai giornalisti per il reato di diffamazione ha aggiunto – risultano, negli ultimi quattro anni, trenta giornalisti condannati a pene detentive per un totale di 17 anni di carcere. I dati, ancorché parziali, restituiscono con chiarezza l’urgenza alla quale il Parlamento deve immediatamente rispondere, approvando al più presto il disegno di legge sulla diffamazione, la cui gestazione è stata finora troppo lunga e complicata. Il testo è appena tornato in Senato dopo l’approvazione con modifiche della Camera dei Deputati: essendo così atteso credo che anche questo “Godot” arriverà presto, ed è giusto che sia così, pur non soddisfacendo in pieno gli standard della legislazione europea in merito”.

ASP

Da ossigenoinformazione


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