Fu terra natale del più eccelso filosofo antico, Maestro della Conoscenza e del Buono e del Bello totalmente liberi dai falsi miti dei quali c’insegnò il modo per riconoscerli e (perciò!) sconfiggerli. Atene prese il nome dalla dea della sapienza che (sempre) Platone definì la mente di Dio. Atene che ancora oggi è capitale di quel paradiso che fu, ma che oggi par diventata terra ove l’inferno è l’impossibilità della ragione, celebre frase del film di Oliver Stone. Quanto e quanti ne stanno scrivendo in questa settimana, fino alla nausea… Salvo qualche analisi competente, tutto il resto è gossip/folklore/sciacallaggio buoni per ossigenare pagine e gengive. A soffrire pesantemente con ripercussioni sempre più devastanti sono i greci Buoni eBelli ormai poveri. A godere sono i ricchi di sempre -ricchezze perlopiù accumulate violentando per decenni e ripetutamente etica, estetica e conoscenza: fenomeno che noi italici ben conosciamo- così come avviene su tutto il pianeta, ma qui si sta parlando d’Europa! E da poiché la Grecia ne è membro (membra?) è palese che ci stiamo smembrando…o sbranando? Ché tra Platone a Platoon ci sta pur sempre il conte Ugolino…